giovedì 19 ottobre 2017

"...Mi irrito quando le scoperte le donano al genere umano..."

La visione della scienza dei commentatori 2.0


E' un titolo sconclusionato, lo so. Ma si tratta di una frase tratta da un commento di un lettore in calce all'articolo pubblicato sulla pagina web di un importante quotidiano, che riguardava la scoperta delle due stelle di neutroni che, fondendosi assieme, hanno prodotto onde gravitazionali e onde elettromagnetiche, dando luogo a una delle più importanti e promettenti scoperte di tutti i tempi. 

Il commento del lettore recitava testualmente:

"Io mi irrito e non poco quando le scoperte le donano al genere umano come le puntate di un telefilm di bassa lega , con attori impresentabili e trame ridicole"

A parte lo spazio prima della virgola, gli "attori impresentabili" e le "trame ridicole", che non capisco proprio che cosa intenda, e anche tralasciando la storia delle puntate (forse pensa che si debba scoprire tutto in una volta?) la cosa che mi colpisce di più in questa frase è quel: "le scoperte le donano al genere umano...".

Intanto le donano CHI? Un nome, una buona volta! Invece sempre queste forme senza soggetto: "ci tengono all'oscuro, ci mentono, ci irrorano il cielo, ci manipolano la mente". Chi sarebbero, nella mente del commentatore, le entità senza volto e senza nome che donano all'umanità le scoperte scientifiche come le puntate di un telefilm di bassa lega?

E il punto è proprio qui, in questa visione della scienza da romanzetto di fantascienza. L'idea che la scienza sia controllata da entità  inarrivabili e misteriose, che agiscono all'insaputa degli umani, che decidono cosa dirci e cosa non dirci, e che in qualche modo manipolano la conoscenza decidendo come, quando e quali scoperte comunicarci.

Questa sì che è una visione da telefilm di bassa lega! Quella in cui lo scienziato sta chiuso nel suo laboratorio e poi all'improvviso scopre "la formula"! E ovviamente se la tiene per sé, ben chiusa nel cassetto, e comunica al mondo una falsa verità di comodo (ma poi ci sono quelli che la formula gliela rubano!).

La realtà è che oggi la scienza, le scoperte scientifiche, avvengono invece tramite il lavoro di squadra di grandi equipe, spesso migliaia di ricercatori sparsi nelle università e nei centri di ricerca di tutto il mondo. Non si tratta quindi di sparuti gruppi di scienziati che lavorano all'oscuro dell'umanità, ma di gruppi di ricerca finanziati con denaro pubblico che si confrontano e si scambiano i risultati (e in genere cercano - loro per primi - di confutarli, regola prima del metodo scientifico). In situazioni del genere insabbiare una scoperta sarebbe impossibile.

E il progresso della conoscenza scientifica, in qualunque settore, avviene sempre attraverso piccoli tasselli, e un lento processo di analisi e sintesi che passa anche attraverso errori e vicoli ciechi. Dietro la scoperta delle onde gravitazionali ci sono 20 anni di lavoro, di miglioramenti, di calibrazioni, di studi del fondo, di simulazioni, di test e controlli di ogni tipo.

Ma soprattutto, quello che ignora l'autore del commento all'articolo è che la ricerca, oggi più che mai, non è fatta da inarrivabili colletti bianchi, o da barbuti e spocchiosi cattedratici, ma da giovani! Questi esperimenti non sarebbero possibili senza il lavoro entusiasta e instancabile di migliaia di giovani ricercatori, spesso borsisti, dottorandi, post doc, che tipicamente hanno fra i 25 e i 35 anni. Il motore della scienza oggi, dalle onde gravitazionali alla genetica, sono i giovani. Ragazzi normali, che hanno studiato, si sono specializzati, sono andati all'estero con borse di studio, e hanno acquisito altissime competenze. 

E il loro non è, come si potrebbe pensare, un semplice lavoro di manovalanza. Sono i giovani ad avere le idee migliori, e la capacità di realizzarle nel tempo più breve possibile, coordinando spesso gruppi di lavoro internazionali. Ragazzi che nella vita qualunque poi sono come tutti gli altri coetanei. Niente a che vedere con le entità senza nome e senza volto che abitano la mente dell'autore del commento.
Un gruppo di ricercatori del Cern, nei locali della mensa, si prende una pausa dalla quotidiana attività segreta per guardare una partita dei mondiali di calcio.

Se andate a visitare il Cern (**), il laboratorio che più di tutti incarna nella mente di chi fa questi commenti il male assoluto, perché è immaginato come il luogo in cui "loro" fanno ricerca segreta e inaccessibile, scoprirete che l'età media è sorprendentemente bassa. Scoprirete che in giro per i corridoi, nelle sale controllo, alla mensa, la quantità di giovani è altissima. Giovani che niente hanno a che vedere con l'immagine stereotipata dello scienziato che scopre "la formula", e che certa gente ha in mente quando pensa agli scienziati.

Il precedente direttore del Cern, una delle persone che decide dei destini dell'umanità, si rivolge ai ricercatori-tifosi dicendo: "tanto i mondiali li vince la Germania" (e aveva ragione).

E poi questa idea ridicola e assurda che gli scienziati ci tengano segrete le cose! Che si sarebbero fatte scoperte epocali che vengono tenute nascoste! Chi conosce come funziona la scienza sa bene, invece, che qualunque ricercatore, quando finisce una ricerca, quando termina uno studio, SMANIA di pubblicarne i risultati sulle riviste scientifiche! E il suo scopo primario: condividere con tutti gli altri il suo lavoro, affinché possa essere valutato, confrontato, apprezzato, confermato o confutato da altri esperimenti. E' qualcosa che fa parte dell naturale attitudine di qualunque scienziato, e che impedisce automaticamente che una scoperta scientifica possa restare segreta, o addirittura che venga insabbiata da non si sa bene chi. Non esiste proprio! Anche perché prima o poi qualcun altro del settore ci arriverà indipendentemente, e a quel punto si prenderà tutti i meriti della scoperta.

E quindi, quando si parla di mancanza di cultura scientifica in Italia, si intende anche questo: non avere idea di chi fa la scienza e di come si fa la scienza nel quotidiano. E quindi identificare lo scienziato con questa immagine stereotipata da filmetto (di serie B) che niente ha a che vedere con la realtà. D'altra parte se quando devi compilare un modulo e ti chiedono "professione", ti si apre un menù a tendina dove c'è  "abbattitore di piante", "mediatore di bestiame", "demolitore di autoveicoli", "investigatore privato", "callista", e "scultore", ma non c'è "ricercatore", cosa pretendi? 

(**) La visita è gratuita, e basta contattare il servizio visite oppure, se si è in pochi, preentarsi di sabato direttamente alla reception.

4 commenti:

  1. Buongiorno Stefano,questo tuo post capita giusto. Visitare il CERN sarebbe un grande mio desiderio ma vorrei essere accompagnata da un traduttore un ragazzo o ragazza che sia laureato in fisica. A chi potrei rivolgermi per cercare qualcuno a Milano?

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    1. Ciao Alix, in genere le guide Cern sono tutti ricercatori. La cosa migliore è contattare il servizio visite del cern o consultare la sua pagina web (https://visit.cern/tours/guided-tours-individuals oppure https://visit.cern/). Penso che, per pochi visitatori, ti possano aggregare a un gruppo già formato in italiano. Bisogna chiedere direttamente a loro.

      Le visite ufficiali gestite dal servizio visite del Cern però non vanno a visitare gli esperimenti sotterranei di LHC, che sono secondo me la cosa più interessante. Per visitare gli esperimenti bisogna passare atraverso le segreterie degli esperimenti, che gestiscono il calendario di visite. Chi ti accmpagna sono ricercatori dell'esperimento. Per l'esperimento CMS puoi trovare informazioni qui: http://cms.web.cern.ch/org/visits-cms mentre per l'esperimento LHCb trovi info qui: https://lhcb.web.cern.ch/lhcb/Visiting%20Pit%208/Visiting_pit.htm Le visite agli esperimenti sono in varie lingue, e c'è anche l'italiano. Gli esperimenti però sono visitabili solo quando l'acceleratore non funziona, e i prossimi periodo saranno un breve intervallo all'inizio del 2018 (fino a metà febbraio, inizio marzo), oppure dal 2019 in poi, per qualche anno, perché ci sarà un lungo periodo di shut down per miglioramenti sia dell'acceleratore che degli esperimenti. La visita del Cern tramite il servizio visite non esclude la possibilità di visitare anche uno degli esperimenti, ovviamente. Basta fare combaciare le due visite temporalmente. Spero di esserti stato utile
      Stefano

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    2. Dimenticavo: le visite sono tutte gratuite

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    3. Grazie Stefano per le utili informazioni, subito dopo aver postato mi sono imbattuta in un Blog di una ragazza compagna di un ricercatore del centro,con numerosi consigli e informazioni. L'ho già contattata per sapere se può aiutarmi ad organizzare. Mi piacerebbe riuscire a fare il tour a Maggio 2018 per 3 giorni. Sarebbe davvero fantastico!!!

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