giovedì 23 ottobre 2014

Misteri del passato revisited

I misteri delle antiche civiltà visti attraverso la potentissima lente del cazzeggio.


Tra le varie credulonerie c'è quella secondo cui le civiltà del passato, Sumeri, Egizi, Babilonesi etc, fossero molto più progredite di quello che "ci fanno credere". Per motivi non chiari la potentissima lobby degli archeologi sarebbe compatta nel negare le evidenze scientifiche in proposito, spacciando le cosette che studiamo sui libri di storia come verità, mentre la realtà è che le piramidi sono state costruite 20mila anni fa, che i babilonesi avevano la corrente elettrica, che i Maya erano grandi amiconi degli extraterrestri e che per i Sumeri viaggiare nel tempo era come prendere l'87 dall'Autostazione a Borgo Panigale. Che solo il buon senso dovrebbe farci chiedere come sia possibile che queste antiche civiltà viaggiassero in astronave, possedessero tecnologie per noi impensabili, fossero tutto pappa e ciccia con gli alieni, e poi se c'era da scrivere qualcosa, tipo il nome sulla porta di casa, non riuscivano a fare niente di più comodo che prendere un blocco di granito da mezza tonnellata e giù di scalpello e martello. Tanto per dire, le civiltà precolombiane non conoscevano neanche la ruota! O meglio, la conoscevano, ma non la usavano. Se c'era da spostare qualcosa di pesante loro spingevano come dannati, e mai che a uno fosse venuto in mente di dire "aspetta che ci metto un tronco sotto, magari rotola e si fa prima!", tanto che gli archeologi ritengono che ancor prima dell'arrivo degli europei il destino delle civiltà precolombiane fosse già praticamente segnato dalla grande diffusione dell'ernia. Ora, ma vi pare possibile che della gente che non conosceva neanche la ruota guidasse tranquillamente l'astronave? Quindi oggi voglio divertirmi a viaggiare fra queste presunte scoperte mantenute segrete dalla cultura ufficiale, dando libero sfogo al cazzeggiatore che è in me.

I Sumeri e il pianeta Nibiru. Nibiru per gli antichi Sumeri era il corpo celeste associato al dio Marduk (l'ho appena letto su Wikipedia, non crediate che lo sapessi di mio). Nella maggior parte dei testi Babilonesi è identificato col pianeta Giove (anche questo da Wikipedia). Tuttavia è diffusa fra i fuffari la convinzione che invece il pianeta Niburu fosse un pianeta a noi sconosciuto, scoperto per l'appunto dai Sumeri, e avente un'orbita mostruosamente ellittica, tanto da passare praticamente tutto il suo tempo in regioni lontanissime e inaccessibili del sistema solare, salvo venire qui da noi a scassare la minchia ogni tanto, causando immani tragedie tipo fini del mondo o altre cose brutte. Secondo una teoria diffusa su internet, la grande università frequentata dai fuffaroli, nel 2012 Nibiru doveva avvicinarsi alla terra distruggendola, e questo i Sumeri lo avevano previsto. Come se un pianeta possa all'improvviso avvicinarsi alla terra così di colpo, e fare bubu sette senza che nessuno ne abbia qualche sentore. Comunque il 2012 è passato, e Niburu non si è fatto vedere. Una volta, al termine di una conferenza, una signora del pubblico mi chiese che cosa ne pensavo del pianeta Nibiru e della sua scoperta (la signora la dava per assodata) da parte dei Sumeri. All'epoca non ne sapevo niente, e lo ammisi, esprimendo però forti dubbi (sono sempre molto gentile quando mi chiedono queste cose) sulla veridicità della cosa. Però avrei voluto dirle, alla signora, che per carità, certamente i Sumeri erano avanti, per l'epoca. Sono stati la prima vera civiltà organizzata, la prima che ti fanno studiare a scuola, così un po' di corsa dopo gli uomini delle caverne e prima degli Egizi (nessuno, a memoria d'uomo, è mai stato interrogato sui Sumeri). Però, insomma, la loro tecnologia era molto primitiva. Nei reperti sumerici che sono stati trovati non c'è niente di tecnologico. Non è che uno per scrivere non sa fare di meglio che incidere tavolette di terracotta (fare la lista della spesa, ad esempio, richiedeva un certo tempo) e nel frattempo è capace di costruire telescopi potentissimi per scrutare l'universo!  E di questa civiltà poi sarebbero rimaste le tavolette e una miriade di vasetti ma non i telescopi e le altre tecnologie di cui disponevano. Come se della nostra civiltà fra tremila anni non restasse traccia di ponti, automobili e acceleratori di particelle, ma abbondassero i mortai per il pesto alla genovese. Insomma tanto di cappello ai Sumeri, ma restano comunque pur sempre dei "sumeri", pronunciato alla bolognese.

Le piramidi sono tutte a forma di piramide. La grande prova, secondo i fuffa-archeologi, del fatto che in passato le civiltà erano messe fra loro in contatto dagli alieni sta nel fatto che le piramidi, con forme simili, si trovino sia in Egitto che in America Latina, cioè in luoghi che, secondo le nostre conoscenze, sono entrati in contatto reciproco solo in epoche recenti. A parte che le piramidi egizie sono tutto sommato abbastanza diverse da quelle dello Yucatan, che hanno tipicamente una scalinata in mezzo, e sono molto alte rispetto alla base, ma... ragazzi, le piramidi sono il modo più semplice e più sicuro per costruire qualcosa che diventi alto senza crollare miseramente, e su cui si possa salire abbastanza facilmente senza sfrombolare giù.  Su, non ci vuole tanto a capirlo, no? Se vuoi costruire qualcosa che raggiunga altezze elevate ma non hai la tecnologia per fare la Torre Eiffel, cosa fai? Mica metti tanti cubetti uno sull'altro, ma prepari una bella base, e poi ci metti sopra un'altra bella base un po' più piccola (perché non vale la pena farne una identica, che poi verrebbe fuori un cubo e ci sali poi tu su per le pareti di un cubo alto 100 metri!) e cosi via.  Pure la ruota è nata tonda ovunque. Sarà un caso? Sarà stato per volere degli alieni, o perché una ruota quadrata, ovale, o esagonale era un filino poco adatta allo scopo? E che dire dei bicchieri, uguali fra i babilonesi come fra gli Incas? Incredibile, tutti con la stessa forma a coppa, come se dovessero contenere all'interno qualcosa di sfuggente! Gli inesplicabili misteri della fanta-archeologia. In realtà pare che i Sumeri abbiano cercato di esportare presso i Babilonesi dei bicchieri fatti a cuspide, ma che i Babilonesi abbiano risposto "'ma va a cagher, Sumer!"

Le linee di Nazca sono piste di atterraggio per gli alieni. Le linee di Nazca, in Perù, sono pazzesche. Stanno li, in mezzo al deserto, le vedi bene solo dall'aereo, e hanno righe drittissime lunghe decine o centinaia di metri, che i fuffa-archeologi non riescono a spiegarsi come sia stato possibile, con la tecnologia dell'epoca, tirare righe così dritte per distanze così grandi. Ergo, devono essere stati gli alieni! E' che avendo come esempio gli operai del comune, quelli che con la panza di fuori tirano le righe stradali, i fanta-archeologi pensano che quello sia l'unico modo per fare le righe, che quindi non possono venire mai dritte. Invece basta mettere due bastoni distanti quanto si vuole e unirli con una corda che si ottiene una linea dritta. Basta poi seguirla e abbiamo risolto. A parte questo, i nostri eroi sostengono che le misteriose figure di Nazca siano piste di atterraggio per gli alieni. Sostengono in pratica che questi extraterrestri erano capaci di farsi un viaggio intergalattico di quei due o tremila anni luce, disponendo pertanto di conoscenze per noi impensabili, e poi, dopo tutto quello sfoggio di tecnologia, una volta arrivati sulla terra dicevano "e mo' dove atterriamo che non c'è un cartello, una pista, niente! Ah, guarda, meno male, là c'è un ragno disegnato! Per fortuna, sennò hai voglia qui a trovare un parcheggio!" Il primo caso di simbiosi fra civiltà intergalattiche: tu mi insegni le piramidi e io ti facilito l'atterraggio. Si sono dimenticati però la scritta "Follow me".

Le misure delle Piramidi. I fan della fanta-archeologia stupiscono di fronte alle impressionati coincidenze (coincidenze? HA HA HA ! Io non CREDO!!!!) numeriche delle piramidi. Ad esempio il valore ottenuto dal rapporto tra il perimetro di base della piramide (di Cheope) ed il doppio dell'altezza della stessa, approssima con buona precisione il valore di pigreco. La lunghezza del perimetro della piramide espresso in pollici è all'incirca pari a 36524, ovvero cento volte il valore 365,24, corrispondente alla durata, espressa in giorni, dell'anno solare. La Grande Piramide costituisce inoltre una sorta di modello in scala 1:43.200 dell'emisfero nord della terra. Se si moltiplica infatti l'altezza originale del monumento per 43.200, si ottiene come risultato la lunghezza del raggio terrestre dal polo al centro del piano equatoriale con un margine d'errore di appena 15 chilometri. E così via. A parte che qualunque figura geometrica regolare ha insito in sé il numero pigreco per definizione, se uno vuole cercare coincidenze numeriche le trova sempre. In particolare si può sempre trovare un numero che moltiplicato per un altro dà quello che ci pare. Ad esempio il diametro del water che ho in bagno, se moltiplicato per 2002 miliardi è, con ottima approssimazione, la distanza fra Sole e Giove, e Giove era Zeus per i Greci, e il 2002 è l'anno in cui è stato introdotto l'Euro, e sappiamo bene come sono messi i Greci con l'Euro, e quindi tutto questo non può essere un caso! Chi ha disegnato il mio water sapeva che questo sarebbe accaduto e ne ha voluto lasciare la prova sempiterna ai posteri  progettandone le dimensioni con stupefacente precisione, non c'è dubbio!



La lampada di Dendera. Sarebbe la prova lampante, scusate il gioco di parole, del fatto che gli Egizi conoscevano l'elettricità da mo'! Infatti nel bassorilievo trovato nel tempio di Dendera si vede chiaramente un egizio che tiene in mano una specie di enorme melanzana con un serpente dentro che non può essere altro che una lampadina. A supporto dell'ovvia tesi, sotto la melanzana si vede chiaramente il filo elettrico che finisce collegato a un isolatore. L'isolatore poi  l'hanno disegnato con le braccine e le manine, ma cosa volete, è un dettaglio! Anche al CERN disegnano sempre LHC con le gambine e i piedini, così come la Pimpa ha l'automobile con gli occhi il naso e la bocca. Di certo si può dire che non erano lampade a basso consumo, e che anche cambiare la lampadina non doveva essere un lavoretto semplice, il faraone sulla scala e la faraona che gliela passava da sotto. E in ogni caso questi egizi avranno pure padroneggiato l'elettromagnetismo costruendo congegni elettrici come ai nostri tempi, ma ancora non erano cazzi di fare una prospettiva decente, tutti sempre di profilo. Me li immagino, gli schemi degli impianti elettrici egizi, tutti disegnati di profilo che non ci si capiva mai una mazza su come fare i collegamenti e saltava sempre il salvavita ogni volta che accendevano la luce all'altarino di Anubi.

La profezia dei Maya. Ormai e passata, e le decine di migliaia di libri scritti da Giacobbo sulla possibile fine del mondo in arrivo serviranno soltanto a stabilizzare qualche tavolo con una zampa più corta. In ogni caso un utilizzo più nobile della loro lettura. A parte questo ci si chiede come sia stato possibile che i Maya abbiano previsto la fine del mondo ma non la loro fine, che era molto più facile da prevedere, con quelle caravelle all'orizzonte che non promettevano niente di buono.

L'astronauta di Palenque. Ritrovato nel Chiapas messicano, raffigurerebbe in modo inequivocabile un antico Maya a bordo di un'astronave. Si vedono chiaramente le fiamme del motore, le manopole, che ricordano un po' quelle della prime 500 (le astronavi aliene all'epoca avevano evidentemente un design un po' datato) e addirittura, affermano i sostenitori di questa tesi, le leve per la regolazione del sedile. Dal disegno si capisce infatti che agli alieni dell'epoca piaceva la guida sportiva, abitudine che non hanno perso (leggi qui). Gli archeologi hanno ovviamente spiegazioni meno fantasiose ma molto più sensate sul vero significato di questo oggetto, ma io mi sento di proporne un altro utilizzo, sperando che la mia tesi si diffonda, per lo meno su Facebook. In fin dei conti non è più strampalata di quella dell'astronave. Eccola.



mercoledì 15 ottobre 2014

Il più grave pericolo per la civiltà non è l’Isis ma la scienza

Risposta ad un articolo di Massimo Fini

 

Voglio commentare un articolo, scritto alcuni giorni fa da Massimo Fini, dal titolo "Il più grave pericolo per la civiltà non è l’Isis ma la scienza". L'articolo è stato pubblicato qui.

Sono un ricercatore. Per lavoro vivo di scienza e nella scienza. Trovo veramente sconsolante che persone definite “di cultura” come Massimo Fini abbiano un’idea della scienza da film di fantascienza di serie B, dove lo scienziato è un pazzoide avulso dal mondo reale che si diverte a fare esperimenti impossibili, mettendo a repentaglio se stesso e il resto dell'umanità, incurante degli effetti delle sue irresponsabili ricerche. 

E’ l’idea estremamente ignorante, ma purtroppo diffusa, della scienza e dello scienziato che sì, certo, hanno anche fatto cose buone, ma che vanno sempre tenuti sotto controllo, perché altrimenti, per loro natura, tenderebbero a impazzire e produrre disastri. L’idea secondo cui le migliaia di giovani e meno giovani che fanno questo lavoro siano inconsciamente motivate dalla tentazione di creare armi segrete, clonare pecore artificiali, impiantare microchip nel cervello degli umani e incrociare zucchine con aringhe.

E invece, nonostante nessun Massimo Fini li abbia consigliati su cosa era giusto o sbagliato fare, gli scienziati e la scienza in questi ultimi 300 anni, e ancor piu’ negli ultimi decenni, hanno reso curabili con una pasticca malattie che solo poco tempo fa ci uccidevano da bambini, ci hanno regalato il web, una delle più grandi innovazioni di tutti i tempi, e tutta quella tecnologia che facciamo finta di disprezzare quando sentenziamo sdraiati comodi dal nostro divano, ma alla quale non rinunceremmo mai. E se ci sarà un modo per garantire un futuro ai nostri figli su questo pianeta, nonostante il moltiplicarsi della popolazione e l’esaurirsi delle risorse, questo verrà soltanto dalla ricerca scientifica, e non certo dai proclami di giornalisti e scrittori.

Ma soprattutto la scienza produce conoscenza, elevandoci dalla barbarie e sottolineando, assieme ad altre pochissime attività umane, la nostra peculiarità rispetto al resto delle specie viventi.

Ridurre il lavoro degli scienziati alla realizzazione di gadget improbabili e inutili, e considerare la scienza un rischio per il futuro dell’uomo, significa ignorare completamente l’immenso contributo che il progresso scientifico ha apportato e apporta continuamente alla società, in termini culturali e di ricadute tecnologiche e  pratiche.

Se ne ricordi, Massimo Fini, la prossima volta che, dal dentista, avrà bisogno di un’anestesia. Quella piccola iniezione è un anonimo sottoprodotto, uno dei tanti, del lavoro di quei pazzoidi degli scienziati.

domenica 5 ottobre 2014

Scie chimiche: un complotto per pochi intimi


A parte quelle poche decine di milioni di persone che vi partecipano, è segretissimo.

 

Ammiro sinceramente chi prova a dialogare con i sostenitori del complotto delle scie chimiche come se fosse possibile un dialogo, come se di fronte ti trovassi qualcuno capace di dare ma anche di ricevere, come sempre avviene in una discussione. Io non ci riesco. O meglio, non ci riesco più. Ci ho provato varie volte (leggi ad esempio qui), ma ogni volta è stato un fallimento: lo sciachimista, sebbene affermi di pretendere risposte, non ha nessun interesse nelle risposte, ma vuole solo conferme a quello a cui ha già deciso di credere. E la cosa è paradossale, perché uno preoccupato che ci sia in corso un complotto per distruggere la terra e l'umanità dovrebbe sentirsi quantomeno sollevato dal sapere che gli esperti di fisica, di meteorologia, di clima e di aeronautica di mezzo mondo affermano che invece non c'è niente di strano in quelle scie bianche lasciate dagli aerei nel cielo. E invece no, lo sciachimista per tutta risposta accusa anche loro di far parte del complotto.

In sintesi i sostenitori dell'esistenza del complotto delle scie chimiche asseriscono che aerei di tutto il mondo, militari e di linea, quotidianamente irrorino deliberatamente l’atmosfera con sostanze chimiche o di tipo biologico di varia natura, atte a, diciamo così, causare danni alla popolazione mondiale. Danni decisamente molto gravi, stando a quello che essi asseriscono. Le scie bianche che si vedono nel cielo sarebbero quindi la manifestazione di questo piano criminoso, non avendo niente a che fare, essi dicono, con le scie lasciate dalla condensazione del vapore acqueo prodotto dai motori degli aerei in quota. Anche perché, cosa fondamentale, essi affermano con convinzione che prima degli anni 90 le scie lasciate dagli aerei non esistevano.
Scie di condensazione durante la seconda guerra mondiale. Secondo gli sciachimisti sono foto truccate dagli organizzatori del complotto per far credere che le scie esistevano anche allora. Secondo i resoconti dell'epoca invece le scie erano un problema perché causavano l'avvistamento degli aerei da parte del nemico.

Quindi se vi dicono che le scie esistevano anche prima, e magari vi mostrano foto di cieli striati durante la seconda guerra mondiale, (vedi qui un'ampia raccolta di scie nel cielo scattate quando, a detta dei complottari sciachimisti, non potevano ancora esistere), sappiate che vi hanno fatto il lavaggio del cervello e vi stanno illudendo con deliberate menzogne e foto truccate. E se voi stessi avete nel cassetto una vecchia foto un po' sbiadita dove siete ritratti da bambini assieme a vostro padre che ha un terribile taglio di capelli anni 70, e dietro di voi c'è una scia di un aereo ben visibile nel cielo, beh, probabilmente vostro padre faceva parte del complotto, e ha ritoccato la foto per farvi credere che le scie c'erano anche quella volta.

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Una foto scattata nel 1977, con due scie che "addirittura si incrociano" e un cielo che farebbe sentire sotto attacco qualunque sciachimista odierno.
Ridete? C'è poco da ridere! Nel film Bianco Rosso e Verdone, quando la Sora Lella si fa fare l'iniezione dal camionista, che poi dice "sta mano po' esse fero o po' esse piuma, stavolta e' stata piuma", sullo sfondo si vede una bella scia di aereo (vedi filmato). E correva l'anno 1981, durante il quale, secondo i complottari, le scie degli aerei nel cielo non esistevano.

Bene, il guru degli sciachimisti italiani sostiene qui che il filmato originale analogico, da lui mostrato a sinistra nel video, non mostra tracce di scie, mentre quello a destra, in digitale, ha la scia inserita artificialmente dai "disinformatori" per far credere che le scie dietro gli aerei siano sempre esistite.  Ma, chiedo al santone superesperto in questione, il filmato che secondo lui non ha le scie è analogico? Secondo lui quello è il filmato originale? Se si trova in rete, secondo lui può essere il filmato originale analogico? C'è un proiettore Super8 che si accende dietro lo schermo del PC? Quel filmato (ovviamente digitalizzato come qualunque filmato scaricabile in rete!) è semplicemente lo stesso identico di quello dove si vedono le scie, solo che è stato fortemente schiarito (sovraesposto, in gergo tecnico) e ha i colori con una forte dominante gialla, cosa che chiunque è in grado di vedere, soprattutto nel confronto con quello di destra. In pratica vuol dire che il colore blu è stato soppresso con un programma di fotoritocco, facendo quindi scomparire l'azzurro del cielo (anche questo fatto è molto ben visibile nel confronto fra i due spezzoni), e trasformandolo in una pappa indistinta bianco-gialla, sul quale la scia non risalta (ma le nuvole, che sono più grandi, in certi momenti si vedono lo stesso, se guardate bene!).

Il filmato di destra è invece sicuramente più bilanciato nei colori (se il filmato originale "analogico" proiettato nei cinema fosse stato di quel giallino smorto del video a sinistra, con i toni chiari completamente bruciati, avrebbe spopolato giusto fra i malati di itterizia!) ma ha comunque una dominante artificiosamente blu, ovvero l'azzurro del cielo è stato accentuato, per far risaltare meglio le scie bianche sullo sfondo (da cui anche l'effetto "scontorno" che il nostro amico declama come una prova lampante, e che è invece un effetto legato alla bassa risoluzione in condizioni di elevato contrasto). Insomma, chi ha messo su questo confronto ha giocato alla meglio con un programma di fotoritocco per far scomparire le scie nel primo caso, e per accentuarle nel secondo. Queste cose chiunque si intenda un po' di fotografia e di postproduzione le sa molto bene, e non è bello cercare di abbindolare la gente con trucchetti di questo genere, peraltro realizzati in modo molto maldestro. Soprattutto se questa gente viene poi invitata a versare contributi in denaro al sito web che propugna questi imperdibili scoop...

Però sediamoci un momento e ragioniamo con calma. Supponiamo per un momento che sia vero che il Nuovo Ordine Mondiale, la Spectre, i Gesuiti, l'Ordine dei Geometri o chiunque sia il mandante oscuro di questa trama pazzesca abbia deciso di modificare lo spezzone dell'iniezione alla Sora Lella su Youtube (già mi viene da ridere!) per depistare l'umanità e far apparire nel video le scie degli aerei quando ancora invece non esistevano. Spegniamo la parte del cervello dedicata alla ragione e supponiamo per un momento che sia vero. Supponiamo anche che si siano dimenticati, questi individui cinici, sinistri e misteriosi, che Youtube non è affatto l'archivio mondiale dei film, e che chiunque potrebbe facilmente sbufalare il loro perfido artificio vanificando il loro lavoro di depistaggio in un secondo. Supponiamo anche che abbiano fatto un lavoro così maldestro, queste menti che ambiscono a controllare i popoli del mondo e imporre il loro volere con tecniche subdole e raffinatissime, da lasciare un bordo scontornato attorno alle figure quando, si suppone, avrebbero avuto a disposizione il meglio della tecnologia per un lavoretto che chiunque avrebbe saputo fare meglio. Supponiamo tutto questo, che è già abbastanza assurdo per gente che pretende di dominare la terra. E che film scelgono per perpetrare il loro criminoso intento? Via col vento? Ben Hur? Lo squalo?  Qualche altro film datato di quelli famosissimi? Di quelli la cui visione permetterebbe di raggiungere e quindi eventualmente convincere centinaia di milioni di persone in un colpo solo?  Macché! Il Governo Segreto Mondiale, i futuri dominatori indiscussi della terra scelgono Bianco Rosso e Verdone!!! Me la immagino, questa riunione segretissima, dove un centinaio di incappucciati avranno litigato sul film su cui aggiungere le scie finte, e alla fine il film di Verdone l'ha spuntata di misura su L'Esorciccio e su tutta la serie del Commissario Monnezza!

Insomma, se vi dovesse capitare di tirare fuori un vecchio album con le foto della prima comunione e notare cieli striati e pieni di ghirigori fatti un po' alla boia di un giuda, magari col pennarello lavabile, che ci mettete il dito sopra e vanno via (i tagli dei fondi si fanno sentire per tutti!), niente paura, sono stati quelli del Nuovo Ordine Mondiale, che si intrufolano nottetempo nelle case della gente per modificare le vecchie foto e farvi credere che le scie degli aerei esistevano anche prima del 1990.
Tratto da un sito di sciachimisti (Monitoraggio Scie Chimiche), che pubblica foto di cieli particolarmente preoccupanti. Il commento a questa immagine era: "questo non può essere normale".  E' vero: chi ha scattato questa foto ritenendola un cielo preoccupante non può essere normale.
Se poi cercate una sintesi della logica dello sciachimista-pensiero, essa è tutta in questa frase, tratta da "sciechimiche.org": "se si fosse trattato di operazioni a fin di bene (le scie rilasciate dagli aerei, n.d.r) se ne sarebbe parlato a gran voce." Non fa una piega no? Facciamo un esempio per capire meglio questa logica impeccabile: le scie delle navi nel mare. Supponiamo che qualcuno si inventi che non sono causate dai motori, ma dal rilascio di veleni (prima o poi qualcuno arriverà anche a questo, anzi, mi stupisce che ancora nessuno lo abbia detto).  Dopodiché egli dice: vedete? Ho ragione, perché se le scie le navi le rilasciassero "a fin di bene" le avrebbero pubblicizzate come una bella cosa, invece di tacere colpevolmente!. A nessuno di questi cervelli passa per la testa che si tace sulle scie semplicemente perché non c'è niente da dire, e perché non vengono fatte né a fin di male, né a fin di bene. Semplicemente si formano e basta, e nessuno sano di mente si sente in dovere di giustificarle.

Il risultato finale di questo delirio paranoico è che qualunque cielo, dal piu' tempestoso a quello terso di una splendida giornata di sole, è comunque il risultato delle scie chimiche. Insomma, ditemi voi, come si fa a prendere sul serio chi fa questo fior fiore di ragionamenti?


Lo scopo di tutto questo, dettaglio appena appena trascurabile, non è chiaro neanche a loro quale sia. Per non sbagliare ci mettono dentro tutto, dal controllo del clima alla diffusione degli OGM, dallo scatenare terremoti alla diffusione di "pericolosi vaccini" fino alle nanomacchine che verrebbero poi ingerite respirando, e altre fantasiose ipotesi. Cito a questo proposito un sito di riferimento dei sostenitori del complotto delle scie chimiche, di nome "scienzamarcia"  (secondo il quale gran parte della scienza e delle sue scoperte servono ad arrecare danni all'uomo: li aspetto al varco quando avranno bisogno di un'anestesia!). Il sito dice testualmente: "Se le sapessi (le motivazioni del complotto, n.d.r.) ve le direi, ma in realtà quello delle scie chimiche è un progetto top-secret, sicuramente collegato a degli scellerati progetti di modificazione climatica e di dominio globale." E poi segue una lista di motivi più lunga dei Fratelli Karamazov, tra cui ognuno può scegliere i tre o quattro che preferisce. Motivi tutti rigorosamente top-secret, naturalmente, ma quelli di scienzamarcia hanno evidentemente gli agganci giusti per conoscere la lista completa.  Ma delle presunte finalità del complotto delle scie chimiche questa volta non voglio parlare.

Per inciso gli sciachimisti sostengono che gli aerei che irrorano sono velivoli militari e segreti in quanto, visti da sotto, non hanno scritte e appaiono bianchi (certe volte dicono perfino che "ZUMMANDO" appaiono tutti azzurri, dimenticando il colore del cielo...), ma poi aggiungono che sono principalmente gli aerei di linea a irrorare (fonte). Qualcuno deve infatti aver loro fatto notare che sono proprio gli aerei di linea ad avere la pancia bianca e senza scritte, mentre gli aerei militari sono spesso di colore grigio scuro. Come per le motivazioni del complotto, è sempre meglio dire tutto e il contrario di tutto, tanto si viene perdonati per le eventuali imprecisoni o contraddizioni, essendo tutta roba segretissima.

Non voglio nemmeno confutare le affermazioni dei sostenitori del complotto sul perché, secondo loro, le scie che si vedono in cielo non possono essere scie di condensa, e del perché invece, sempre secondo loro, sono scie "chimiche". Lo hanno già fatto innumerevoli esperti molto più titolati di me in materia (vedi ad esempio qui o qui o come ne parla Wikipedia, anche lei serva dei poteri occulti): fisici, meteorologi, chimici, ingegneri aeronautici e storici, che hanno mostrato ampiamente come le scie rilasciate degli aerei non sono altro che normalissime scie di condensa, la cui modalità di formazione, la forma, la dimensione, e il tempo di permanenza in cielo dipende dalle condizioni meteorologiche, dalla temperatura, dalla pressione, dalla quota, dall’umidità, dai venti, così come avviene anche per le nuvole.  Un concetto troppo complesso per gli sciachimisti.

 
Una prova, secondo il sito di riferimento degli sciachimisti italiani, che una volta non esistevano le scie nel cielo. Un fotogramma di un film western del 1970 dove c'erano, quella volta, "cumuli da bel tempo e cielo azzurro". Queste sì che sono prove scientifiche! A parte che una scia nel cielo in un film western sarebbe stata come un orologio al polso di un antico romano, e i registi di Holliwood non sono del tutto scemi, già che c'era poteva anche azzardare, in base a queste solide evidenze, che una volta non pioveva mai.
Voglio invece parlare del fatto che, fra tutti i complotti che dovrebbero esistere, quello delle scie chimiche si caratterizza perché, a detta degli stessi convinti sostenitori, chi lo ordisce, chi ne è partecipe, connivente e consenziente, chi sa ma tace, chi lo spalleggia e chi lo facilita sono a occhio e croce qualche decina di milioni di persone in tutto il mondo, appartenenti ai più svariati livelli sociali e culturali. Dal capo della CIA, che quello non può mai mancare, ai vertici del Vaticano, i Gesuiti, i Templari, i Sionisti, i meteorologi, e via tutti i chimici, i fisici, i geologi, i meteorologi, i medici, i controllori di volo, i piloti, le hostess, i tecnici degli aeroporti, e poi anche giornalisti, insegnanti, fotografi, tipografi (!!!), parrucchieri (ebbene sì, sul sito di riferimento degli sciachimisti, nella lista dei "normalizzatori", c'è anche un parrucchiere, forse sospettato di spruzzare Bario spacciandolo per lacca) e ovviamente anche colui che in questo momento sta scrivendo. Tutti sono consapevoli (anzi, "siamo" consapevoli) del terribile complotto, e prezzolati da non si sa bene chi per collaborare e allo stesso tempo disinformare e confondere i cittadini inermi. Complotto che ovviamente, però, è segretissimo, e quel poco che ne trapela viene soltanto dalle foto e dalle misure carbonare di qualche ardito, qualche Don Quichotte che, solo contro il mondo, osa sfidare i milioni di persone che, in vari modi, ne sono al corrente ma tacciono.


Infatti l'aspetto piu’ sconcertante della teoria del complotto delle scie chimiche è proprio questo, e cioè che tale ordire planetario contro i comuni mortali implicherebbe la tacita connivenza nonché la partecipazione attiva di milioni e milioni di persone in tutto il mondo. Il buon senso ci dovrebbe indurre, da solo, a cestinare senza pietà questa trama da romanzo di fantascienza, bollandola come una incredibile idioza. Ma il buon senso bisogna averlo!