mercoledì 3 luglio 2019

La scienza secondo i Novax

Protestare invocando la scienza, senza averla capita


Questa immagine ritrae un partecipante a una recente manifestazione Novax. Immagino che il cartello che egli/ella porta al collo intenda sottolineare i criteri scientifici a cui dovrebbero sottostare i vaccini per essere ritenuti affidabili dal punto di vista scientifico, secondo il popolo arancione.

Questo cartello da solo, in realtà, dice tutto su quanto il mondo Novax abbia le idee confuse su come funzioni la scienza, quella stessa scienza a cui essi vorrebbero appellarsi, e che chiamano in causa per sottolineare la pericolosità o l'inutilità delle vaccinazioni. Vediamo perché.

1. VERIFICABILE (no statistica). Il fatto che qualcosa sia verificabile non ha niente a che vedere con la statistica. Per esempio che buttarsi da un aereo senza paracadute sia mortale, è certamente verificabile, se uno ha voglia di farlo. Tuttavia ci sono casi in cui qualcuno a cui non si è aperto il paracadute si è salvato (fonte). Quindi, dal punto di vista statistico, non è certo che lanciandosi da un aereo senza paracadute si muoia. E quindi si potrebbe dire, seguendo il criterio scientifico dei Novax: "ho voluto verificare se a lanciarsi senza il paracadute si muore, e ho dimostrato che statisticamente non è vero che si muore". I Novax quindi, coerenti con quanto scritto nel cartello, e forti di questa intrinseca ambiguità di fondo, concluderebbero che non è vero che a buttarsi da un aereo senza paracadute si muore.


Questa situazione estrema è per sottolineare quanto quel "no statistica" sia totalmente privo di senso, se si invoca il metodo scientifico. C'è gente che è stata colpita da fulmini e si è salvata, che è stata morsa da un mamba e si è salvata, e che ha mangiato un'innocua oliva o una ciliegia e è morta strozzata! Quindi, secondo il metodo scientifico Novax, vietiamo le olive e le ciliege, e lasciamo tranquillamente giocare i nostri bambini con un mamba nero dentro il box, e al primo temporale di quelli con un sacco di fulmini, portiamoli tranquillamente in terrazza a fare le parallele sui tralicci di ferro.

La certezza, cari Novax, nella scienza non esiste mai al 100%. Ma non è un problema della scienza in quanto incapace di fornire certezze. E' un problema di come funzionano le cose al mondo! Per ogni evento che ha una altissima probabilità di avvenire (morire gettandosi da 3000 metri senza paracadute, ad esempio) esiste comunque sempre una piccola probabilità che il fatto non si verifichi. Soprattutto se c'è in ballo il corpo umano, il cui comportamento e funzionamento non equivale propriamente a un esercizio di cinematica del liceo, in cui la pallina rotola senza attrito e tutto è perfettamente calcolabile.

Ad esempio si sa che il fumo fa venire il cancro. Statisticamente. Ci sono  però fumatori accaniti che muoiono tranquillamente di vecchiaia. E altri, che oltre a fumare magari si drogano e bevono quantità smodate di alcool, finisce che campano fino a ottant'anni. Mi viene in mente Keith Richards, il chitarrista dei Rolling Stones. Basta questo a dire che fumare, bere casse di Bourbon e farsi di cocaina e eroina non rappresenti un fattore di rischio? Evidentemente per i Novax è sufficiente, stando a quel cartello, e mi aspetto che da domani intraprendano tranquillamente una vita di bevitori compulsivi di Jack Daniels fra una sniffata di colla e una pippata di coca, forti del fatto che la pericolosità di questo stile di vita non soddisfa i loro criteri di ciò che è scienza.

Sul termine "verificabile", poi, non si sa bene cosa intendano, e secondo me non lo sanno nemmeno loro. Che il tetano è pericoloso, o che di poliomielite si può morire o rimanerne menomati, secondo loro è verificabile? E che grazie al vaccino questa possibilità è enormemente ridotta è verificabile? Non devo certo essere io a fornire statistiche. E non devo nemmeno essere io a fornire statistiche sul fatto che giocare per terra non serva a farsi gli anticorpi, come alcuni Novax credono e vanno a dire in tv, perché 60 anni fa si giocava moltissimo per terra in mezzo allo sporco, ma la poliomielite mieteva vittime a gogò, incurante dei nostri anticorpi, perché non c'era il vaccino.

2. RIPRODUCIBILE (No casualità). La casualità, quando si parla di esseri umani e non di pietre che cadono, fa parte delle regole del gioco, perché un essere umano è un sistema immensamente complesso, in cui una miriade di fattori entrano in gioco. Cosa dovrebbe essere riproducibile, nella scienza dei Novax? Ad esempio che se stai a contatto con un malato di morbillo e non sei vaccinato ti ammali anche tu, e se invece sei vaccinato non ti ammali? Questo è riproducibile. Sempre statisticamente, ovviamente. Ma ritorniamo al punto precedente. Statisticamente, è immensamente più probabile che un non vaccinato si ammali rispetto a un vaccinato. Nell'asilo nido che frequentava mia figlia 20 anni fa, nel giro di un paio di settimane tutti i non vaccinati si ammalarono di varicella, escluso uno, e nessuno fra i vaccinati si ammalò. Può significare qualcosa, nella logica Novax? Cosa significa la frase di quel cartello, quindi? Secondo me non lo sanno neanche loro.

3. PREVEDIBILE (Prova del 9). Quel prova del 9 fa veramente ridere. Vorrei veramente trovare un articolo scientifico, di qualunque argomento, in cui gli autori abbiano scritto "e per fare la prova del 9..." Il meraviglioso mondo dei Novax, quando giocano a fare gli scienziati! E comunque è prevedibile (e riproducibile, e quindi verificabile) che se mandi un gruppo di bambini vaccinati e un altro gruppo di non vaccinati a giocare con dei malati di varicella, i non vaccinati si ammaleranno in numero significativo, al contrario dei vaccinati. Ed è prevedibile che, nel caso di un'epidemia di morbillo, in media 1 su 1000 morirà, e una frazione molto maggiore avrà complicanze gravi (fonte e fonte), cosa che avverrà quasi esclusivamente fra i non vaccinati. E' una previsione verificabile e riproducibile, questa. Soddisferà i Novax, oppure essi si aspettano che non vi siano incertezze statistiche di alcun tipo? A me sembra che non abbiano consapevolezza del significato delle frasi che scrivono. In realtà non hanno consapevolezza di un sacco di altre cose.

E poi la frase in piccolo, in basso a destra: "I vaccini sono farmaci, in più con effetti collaterali". Ma chi glieli scrive i testi ai Novax? Certo che i vaccini sono farmaci con effetti collaterali! D'altra parte tutti i farmaci hanno effetti collaterali, anche l'aspirina! Anzi, l'aspirina ha effetti collaterali molto maggiori dei vaccini. Mai nessun medico ha negato questo. Il punto, però, è quello di confrontare la frequenza degli effetti collaterali del tetano, o del morbillo, o della poliomielite, con quelli dei relativi vaccini. Ma questi sono concetti troppo difficili per la scienza dei Novax.

11 commenti:

  1. Il terrore degli effetti collaterali, per questo apprezzano l'omeopatia, non ne ha! (se e' per questo nemmeno effetti positivi).

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    1. Ne sei sicuro che l'omeopatia non abbia effetti collaterali? Ebbene ti do una notizia
      Se una donna, prende la pillola anticoncezionale, non può assumere la centella perché annullerebbe l'effetto della prima
      Esistono i bambini camomilla... Sai chi sono? Quelli che se bevono un sorso di camomilla vanno in eccitazione! Quindi mai dare loro la camomilla
      La liquirizia, pianta naturale è da abolire nei cardiopatici ipertesti, lo sai? E se fani una ricerca accurata ne troverai altre

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    2. Mi sa che stai confondendo l'omeopatia con la fitoterapia. L'una contiene solo acqua, l'altra ha principii attivi

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    3. Omeopatia non è fitoterapia, in omeopatia non si usano strettamente estratti vegetali (cfr "oscillococcinum"); e se dai un rimedio omeopatico contenente i principi attivi di cui sopra non otterrai nessun effetto di quelli da te descritti, visto che quel principio attivo lo hanno forse visto passare una volta in lontananza la bis-bis-bis nonna della molecola d'acqua o del granello di zucchero usati per preparare il rimedio in questione!

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  2. Una volta si diceva che in Italia c'erano 60 milioni di commissari tecnici. Ora ci sono 60 milioni di medici, giuristi, ingegneri, fisici e chi più ne ha più ne metta.
    hotrats
    PS: bello quando la passione per musica ti dà un assist magnifico parlando di scienza, eh? :)

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  3. Tralasciando la grammatica approssimativa (povero congiuntivo), tutto l'articolo e pura e semplice verità. I novax si smentiscono pur di avere ragione, sempre.

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    1. Se fai il nazigrammar, almeno rileggi e controlla di aver messo l'accento...!

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  4. Leggo con ritardo ma voglio lasciare un commento sull'argomento.
    Premetto che sono favorevole alle vaccinazioni e che mi sfuggono le isteriche ragioni dei timori connessi alle vaccinazioni.
    Concordo inoltre in pieno con quanto, da un punto di vista scientifico, scritto in questo articolo.
    A me sembra però che il vero problema sia un altro, e in questo concordo in pieno con i no-vax.
    La libertà di cura è un diritto costituzionalmente garantito, nessuno può essere obbligato a sottoporsi ad un trattamento sanitario se non lo vuole (per i minori conta ovviamente il parere dei genitori, a meno che non intervenga un giudice).
    Il morbillo NON è quetsa malattia così terribile da richiedere una legge che obblighi alla vaccinazione. Quanto saranno le complicazioni associate al morbillo? Quante quelle associate all'influenza o poco di più?
    A mia memoria, in passato, nessuno si è mai preoccupato più di tanto se il figlio si prendeva il morbillo. Io stesso, quando mia figlia se lo è preso, ho messo mio figlio vicino a lei, peraltro senza successo, per fare in modo di "chiudere la pratica morbillo" in un colpo solo.
    Se sono isterici i no-vax, sono altrettanto isterici coloro che hanno creato intorno a una malattia banale una psicosi da pestilenza manoniana.
    Capisco l'obbligo vaccinale per malattie come la poliio, il tetano, la difterite, ma per il morbillo proprio no.
    Tenuto conto di quello che è il beneficio potenziale, l'obbligo di vaccinazione rappresenta peraltro un vero e proprio spreco di denaro pubblico assolutamente inammissibile

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    1. Vincenzo, una mia amica è sorda a causa del morbillo. Le statistiche di prima dell'introduzione del vaccino indicano di svariate decine di morti ogni anno, e migliaia di complicanze gravi. Non ci si preoccupava finché non rientravi nella statistica.

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    2. Mi dispiace ma “io sono a favore dei vaccini, tuttavia ognuno è libero etc etc” è a tutti gli effetti una posizione no-vax. Nessun problema ma, da medico, vorrei commentare alcune affermazioni. Quando dice: “il morbillo NON è questa malattia così terribile da richiedere una legge che obblighi alla vaccinazione” dice il contrario della realtà. Il morbillo E’ una malattia potenzialmente mortale e dalle complicanze potenzialmente terribili. E’ vero, anche i miei genitori ritenevano il morbillo una comune malattia esantematica che “prima la si prende e meglio è”. Ma non erano dello stesso avviso i genitori del mio compagno di classe P.C. che non era riuscito a “chiudere la pratica” favorevolmente e a 10 anni ragionava come uno di 4 . Personalmente sono contento che suo figlio non abbia “chiuso la pratica” incontrando il virus dal vivo. Se dovesse insistere nei tentativi, cosa non difficile visto che il virus non è ancora scomparso, sappia che se le cose non vanno nel migliore dei modi, dovrebbe essere pronto a fronteggiare alcuni problemi tra i quali segnalo in particolare la meningo-encefalite acuta e la panencefalite subacuta sclerosante. Le sequele che ho potuto osservare di persona includono, tra le altre, emiparesi, declino cognitivo, disturbi comportamentali, afasia, epilessia farmaco-resistente, cecità, incontinenza sfinterica.
      Non c’è dubbio che, in termini percentuali, il rischio di sviluppare complicanze è inferiore a quanto si osserva nel tetano o della difterite, che lei cita. Sta di fatto che (anche) il morbillo è una malattia estremamente contagiosa. Mi spiego meglio con un richiamo ai fatti recenti. All’inizio della pandemia di coronavirus, il punto di vista “è-poco-più-di-una-influenza” era molto diffuso, soprattutto tra i medici. Poi sono iniziati i morti e allora, tra i semplificatori della prima ora, è andato molto di moda sostenere che “la mortalità resta comunque bassissima, l’unico (!) problema è la facilità di diffusione della malattia”. Ora, anche ammesso che il tasso di mortalità possa essere considerato “bassissimo” (cosa non vera), va sottolineato che 1000 morti sono sempre 1000 morti. E che 1000 risulti dal prodotto di 2x500 o di 500x2, per le persone morte e per le rispettive famiglie non fa alcuna differenza. La malattia resta seria e se possiamo ridimensionare uno dei fattori (è il caso del tasso di diffusione) dobbiamo rallegrarcene e farlo rapidamente.
      Quindi, concludo, morbidità 30% e mortalità 0,2% possono destare poca preoccupazione nella società (non in chi ne è affetto) nel caso di una rara malattia genetica. Nel caso di una malattia infettiva con i caratteri del morbillo, sono numeri enormi. Pertanto l’obbligatorietà del vaccino non è espressione di isterismo ma di razionalità.

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  5. E invece no.
    Gli effetti del morbillo su un adulto sono molto più violenti che non su un bambino, si rischiano conseguenze gravi se non direttamente la vita.
    Senza parlare della perdita dell'immunità di gregge.

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