domenica 15 maggio 2016

Rai2 e Virus: in esclusiva la lista dei futuri esperti

Il pluralismo dell'informazione innanzitutto.


Pochi giorni or sono Rai2, nell'amito del programma Virus: il contagio delle idee, ha mandato in onda un interessante confronto sul tema dei vaccini. Per garantire un corretto contraddittorio, e al fine di permettere ai telespettatori di farsi un'opinione completa su tutti gli aspetti del problema, al virologo Roberto Burioni, specialista in immunologia e docente all’Università Vita Salute San Raffaele di Milano, sono stati anteposti esperti del calibro di Red Ronnie e Eleonora Brigliadori, i quali, forti delle loro competenze maturate da mesi di studio su Youtube, hanno potuto efficacemente opporsi al medico in studio.

Confortati dal grande successo della formula (gli hastag #puttanateinlibertà e #noncapiscouncazzomanonmenerendoconto sono stati ritwittati due milioni di volte in poche ore), e spronati dai numerosi apprezzamenti ricevuti, primi fra tutti quelli provenienti dei sostenitori della teoria della terra piatta e del sistema Tolemaico a epicicli, gli ideatori del programma hanno deciso di continuare sulla strada intrapresa mettendo in cantiere altre puntate che affronteranno temi di rilevanza culturale e sociale, sempre improntate a fornire una corretta e completa informazione, scevra da pregiudizi e ottiche di parte.  In via del tutto straordinaria siamo venuti a conoscenza di interessanti anticipazioni circa i temi trattati, e sugli esperti di alto calibro che verranno invitati in trasmissione.



Dato l'interesse già suscitato con la puntata sui vaccini, ampio spazio verrà riservato anche in futuro a temi legati alla salute pubblica. In particolare un esperto cardiologo sarà presente in studio per parlare di malattie cardiovascolari. Gli faranno da contraltare due ospiti d'eccezione: il Mago Zurlì e Topo Gigio. "Sono due personaggi che sono entrati nel cuore di milioni di italiani", hanno spiegato soddisfatti a Viale Mazzini. "Chi meglio di loro può parlare di questo argomento?

Ma la programmazione di Virus toccherà gli argomenti più disparati. Particolare attenzione verrà riservata allo scottante tema della conservazione delle biodiversità e della fauna, in un mondo in cui la presenza umana è sempre più ingombrante. L'argomento sarà affrontato da un esperto naturalista, che dovrà confrontarsi con l'amministratore delegato della Carne Montana. "Avevo una jambonet nella dispensa dalla fine degli anni 70, e quando l'ho aperta un mese fa era ancora freschissima, perfettamente conservata!", ha dichiarato il vicedirettiore di Rai2 per motivare la scelta dell'ospite.

La famiglia è da sempre il cardine principe della società italiana. Soprattutto oggi, che la si tenta di scardinare con leggi che vorrebbero mettere in discussione le naturali propensioni dell'essere umano. In una puntata dedicata interamente all'importanza dei legami e delle dinamiche familiari, saranno contrapposti la famiglia dei Corleonesi con quella degli Scissionisti di Secondigliano.

E' ben noto che alla Rai sono molto sensibili anche al rispetto e alla tutela del nostro immenso patrimonio artistico. Ed è per questo che un'intera puntata di Virus verterà su come affrontare questo delicato problema, così importante per la cultura e l'economia del nostro paese. La discussione vedrà opposti il responsabile dei beni culturali della regione Toscana e Lapo Rossi detto il canna, figlio tredicenne dell'uscere della sede Rai di Firenze. "Il mi' figliolo c'ha la passione per la pittura", ha dichiarato il padre di Lapo per chiarire il motivo della scelta. "Disegna certi cazzi sui muri che Madonna bona pajono vivi! L'altro giorno n'ha fatto uno che faceva tutto il giro di Santa Maria Novella, doveva vedere che meraviglia!"

Il tema dell'educazione è per forza di cose molto caro alla Rai, dato che l'azienda di Viale Mazzini da sempre investe in programmi di qualità dedicati in particolare al pubblico più giovane. E una puntata del programma sarà interamente dedicata proprio a questo scottante tema. A parlarci di questo argomento sarà Annamaria Franzoni, la famosa mamma di Cogne. "Coi bambini bisogna saperci fare", ci ha detto lo sceneggiatore del programma. "Tuttavia un problema oggi sempre più diffuso è la troppa permissività da parte dei genitori", ha continuato. "Per questo riteniamo che ogni tanto sia necessaria un po' di fermezza", ha chiosato l'intervistato ai nostri microfoni per motivare l'azzeccata scelta dell'ospite.

Virus toccherà anche argomenti particolarmente difficili e di non facile fruibilità, come l'evoluzione della lingua italiana nell'era di internet. "Noi in Rai non ci preoccupiamo degli ascolti", ci dice soddisfatto il direttore di Rai2, "ma ci interessa offrire una programmazione di qualità". "Quindi" - prosegue l'alto dirigente - "in questa puntata parleremo di congiuntivo piuttosto che di trapassato prossimo piuttosto che di futuro anteriore". A questo scopo si confronteranno in studio il presidente dell'Accademia della Crusca con i cultori della lingua italiana Alberto Tomba e Giovanni Trappattoni. La puntata sarà sottotitolata.

Ma il programma affronterà anche temi più leggeri, pur tuttavia di grande interesse presso il grande pubblico, in particolare con l'avvicinarsi delle vacanze. Un esempio è come affrontare la montagna in completa sicurezza, dato il gran numero di incidenti che ogni anno coinvolgono gli avventati escursionisti che affrontano le nostre cime senza prendere le dovute precauzioni. In studio parlerà dell'argomento Reinhold Messner, uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi. Al grande scalatore saranno anteposti due romagnoli, i fratelli Iames e Viler Casadei, da 40 anni bagnini allo stabilimento Irma a Igea Marina. "Solo chi in montagna non ci ha mai messo piede, e ha dedicato la vita esclusivamente alla patacca" - spiegano ai vertici Rai - "affronta realmente la montagna in totale sicurezza".

Si ritorna a temi complessi e di grande attualità come il rapporto tra fede e società. "La Rai ha sempre avuto a cuore la laicità dello stato", dichiarano a Via Teulada. E' per questo motivo che su un tema così delicato avremo in studio una vera e propria pletora di religiosi competenti in materia, con nomi del calibro di Don Matteo, Don Backy e Don Johnson.  Nel corso della puntata saranno anche trasmessi spezzoni di filmati di  Don Lurio, Don Diego Della Vega e Don Tano Badalamenti "Con tutti questi don speriamo solo di non apparire troppo faziosi!", ha simpaticamente commentato il produttore del programma al nostro cronista.

E infine non poteva mancare una puntata dedicata al sesso. In studio due preti. "Lo sappiamo, in questo caso non c'è niente di nuovo" - affermano in Rai - "però  agli italiani piace così". 












7 commenti:

  1. Peccato per la caduta nella conclusione.
    Dire che dei preti non sono adatti per parlare di sesso, sarebbe come dire che in medicina di una malattia devono parlare solo i pazienti che ne hanno avuto esperienza diretta.

    Alpha T

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    1. Non ho mai visto un'analogia più sbagliata in vita mia, ma capisco che molti quando gli toccano il clero per qualche motivo (a me sconosciuto) si inalberano senza motivo.
      Certo che se lei mi paragona fare sesso ad avere una malattia, penso che abbia problemi ben più seri delle battute sui preti

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    2. Credo che tu abbia perso la sfumatura sarcastica del periodo: i preti "non sono una novità" perché di sesso ne sanno a sufficienza e ne parlano pure assai...
      Era semplicemente una battuta.

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    3. Obiezioni insensate da chi non vuole capire e si attacca a tutto.
      La gravidanza non è una malattia, va seguita da medici, e nessuno esclude il parere di ginecologi maschi o di ginecologhe che non hanno partorito.
      Potevo scrivere che l'arbitro non fa le regole e NON partecipa alla partita. Qui è più chiaro che non è solo possibile arbitrare senza essere calciatori, è necessario.
      Il concetto è sempre lo stesso: è scorretto pretendere una esperienza diretta empirica emotivamente coinvolgente, almeno dovrebbe capirlo chi frequenta (o gestisce) un blog scientifico. Si sa che per la medicina si fanno gli esperimenti in doppio cieco, proprio per il fatto che essere coinvolti, lungi dall'essere un aiuto, impedisce l'obiettività.
      Il fatto di dire "eh ma il sesso non è una malattia" è un dettaglio insignificante, perchè un giudizio spassionato è necessario ogniqualvolta si possano presentare problemi; e diversamente, in assenza di problemi, neanche serve un aiuto. A volte i problemi non sono presenti ma possono arrivare in un futuro e occorre prevenire. Quindi non si può dire "Fumo tre pacchetti di sigarette al giorno e sto benissimo" così come "Vado a letto con una donna diversa ogni weekend e me la sto godendo" perchè l'effetto negativo previsto non lo si vuole vedere, essendo coinvolti.
      Il problema serio, rispetto non al sesso ma al sesso malato, è che si vuole negare il sapere accumulato nei secoli al riguardo. Che sia una saggezza più difficilmente formalizzabile significa non che si può rigettarla e ripartire ad ogni generazione da zero, ma che occorre ancora più attenzione prima di dare giudizi, più approfondimento ed un basarsi MAGGIORMENTE su osservatori meno coinvolti e quindi più obiettivi.
      Sarebbe come se i medici avessero giurato di non fumare, all'interno del giuramento di Ippocrate, e si trovassero in una società dove non si tollera l'idea che il fumo faccia male. La gente cercherebbe la scusa che c'è qualche medico che fuma di nascosto per dire che la loro pretesa di dirci che cosa ci dobbiamo mettere in bocca non sarebbe credibile.

      Alpha T

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    4. Era una battuta! O.O

      Ma stai davvero disquisendo su chi è più o meno competente per parlare si sesso (dove lo hai trovato il riferimento alle malattie sessuali?) quando il sottinteso di quell'ultima frase è semplicemente che i preti ne sanno a sufficienza? Ovvio che non è così, ovvio che non tutti i preti sono pedofili, ovvio che non tutti i preti non abbiano mai fatto sesso e via così...
      Ma come si fa a voler analizzare analiticamente una battuta sarcastica?

      Oltretutto, in generale, nessuno pretende "una esperienza diretta empirica emotivamente coinvolgente", anzi. Quello che si pretende è la competenza e la conoscenza dell'argomento, soprattutto quando ci sono dati certi a disposizione e non esperienze o illazioni personali.

      Mi sembra però che ci siano alcuni post che non leggo, perché questo ultimo intervento è sconnesso da tutto quello che è scritto più su. Ci rinuncio.

      E.

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    5. Alpha T, sa che non capisco dove vuole andare a parare, sarà sicuramente un mio limite. Sostiene che tutti possono dire la loro anche se non fanno esperienza diretta? Certo, tutti possono dire la loro, ma quando si pretende di fare informazione, per di più su una TV di stato, occorre discernimento, o no. Ma forse non ho capito cosa voleva dire, nel qual caso mi scuso.
      Beta U

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  2. Finalmente, Virus ha chiuso o chiuderà presto i battenti.
    I contenuti della puntata raccontata in questo post sono parte della causa.

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