domenica 15 novembre 2015

L'omeopatia delle emergenze: quando la realtà supera l'immaginazione.

Gli omeopati non smettono mai di stupire


Circola in rete un divertente filmato intitolato "Pronto soccorso omeopatico" (link), dove le consuete emergenze che caratterizzano un tipico Pronto Soccorso di un grande ospedale vengono ironicamente affrontate con tecniche e prodotti omeopatici. Una situazione volutamente paradossale, verrebbe da dire. E invece...

Invece trovo in rete un sito sulla medicina alternativa che in mezzo a banner di post del tipo "omeopatia e cancro", "la metodologia di Hahnemann" (scontata del 15%, un affare!) e "le falsità dell'Aids", incastona un invitante articolo intitolato: "L'omeopatia nelle emergenze". Un piatto troppo succulento per essere ignorato, e sul quale mi ci butto a capofitto. L'articolo, nella sua interezza, si trova qui.  

Il tutto inizia ricordandoci che "Un'emergenza medica è una qualsiasi condizione critica che richiede un trattamento eccezionale ed immediato poiché mette a rischio la vita del paziente." Perfetto, su questo siamo assolutamente d'accordo. Poi l'articolo continua affermando che "Esiste la convinzione che i casi di emergenza debbano necessariamente essere trattati in modo allopatico (in neretto nel testo originale, n.d.r.). Ciò rivela la nostra ignoranza, inefficienza ed inadeguata conoscenza nel campo della medicina omeopatica, poiché un rimedio adeguatamente scelto è in grado di condurre ad un immediato miglioramento del paziente.

E subito dopo ci ricorda che "Lo stesso Hahnemann parla di questo nella revisione della quarta edizione dell'Organon, nell'aforisma 82", che sembra una roba del Signore degli Anelli. Ma voi vi fidereste di un medico che se gli dite "dottore, ho mal di schiena", lui si mette a consultare un libro di aforismi del 1700? O piuttosto direste "oddio, il dottore mi si è completamente rincoglionito, devo trovare il modo di andarmene senza che si offenda"? Però se l'ha detto Hahnemann nell'aforisma 82 dell'Organon (che in greco antico significa certamente "saggezza") evidentemente ci si può fidare!

Comunque percepisco subito di avere di fronte a me un documento incredibile, e mi sento un po' come deve essersi sentito Champollion quando si è trovato per la prima volta al cospetto della Stele di Rosetta. E mi pregusto la lettura, perché mi dico che qui ci viene fuori un articolo per Helter Skelter di quelli epici! 

Tralascio i farmaci (si fa per dire) da utilizzare prima di stare male, cioè quelli preventivi. Servono a migliorare situazioni che potenzialmente possono evolvere in condizioni drammatiche per il paziente, tipo "sete intensa per acqua fredda", "caratteristica debolezza e torpore del braccio sinistro", "desiderio di essere sventolato", "peggioramento con vento freddo e secco, in una stanza calda, la sera e la notte, giacendo sul lato malato", e il terribile sintomo di avere "una guancia rossa e calda e l'altra pallida e fredda", una di quelle cose che magari incontri il tuo medico di base per caso alla cassa della CONAD e lo vedi che ti guarda e di colpo impallidisce, e ti farfuglia sconvolto: "Dio mio, chiami subito il 118, lei ha una guancia rossa e calda e l'altra pallida e fredda!"
 
Veniamo quindi alle situazioni di emergenza. Quelle che, per esplicita definizione dell'articolo che sto leggendo, richiedono "un trattamento eccezionale ed immediato poiché mettono a rischio la vita del paziente". Vediamo quindi cosa, tra questi terribili sintomi la cui sottovalutazione potrebbe mettere il paziente a rischio della vita, può curare l'omeopatia.

"Pignoleria". Giuro, non mi sto inventando niente. Lo so che non ci credete, ma tra le voci della lunga serie di sintomi che il sito definisce "emergenze" c'è la "pignoleria". Mi immagino la moglie che chiama il 118 con voce concitata tipo la Franzoni dicendo: "Oddio, mio marito ha avuto un altro attacco di pignoleria acuta! Per il compleanno della bambina deve tagliare 12 fette di torta e è tutto il pomeriggio che fa i calcoli per inscrivere un dodecaedro regolare nella torta, che nel frattempo si è tutta sciolta! Aiutatemi, non so cosa fare!". E il medico dall'altra parte: "Si calmi,signora! Dia a suo marito un po' di Arsenico Album in diluizione CH64" (importante che ci sia anche l'Album, perché solo l'Arsenico potrebbe essere un rimedio un po' troppo drastico).

"Intolleranza alla contraddizione, che suscita rabbia". Mezzo facebook dovrebbe finire al pronto soccorso, compresi alcuni parlamentari che sproloquiano a vanvera su cose che non conoscono, tipo i vaccini, tanto per citare casi recenti, e poi si incazzano se uno gli fa notare che non capiscono una mazza. Il medico omeopata somministrerà loro un po' di "Aurum Metallicum" a 18 carati diluiti in CH45.

E poi "testa che barcolla giorno e notte", "testa affondata nel cuscino", "orribile odore dalla bocca", "movimento di masticatura", "bramosia di deglutire acqua fredda seppure incosciente" e il temutissimo "pizzica le labbra e i vestiti", una cosa che in confronto una colica renale è solo una fastidiosa lagnetta, e che se al pronto soccorso ti presenti pizzicando la manica del cappotto, senza chiederti altro ti danno subito un codice rosso che passi avanti a infartuati e aneurismi aortici con priorità assoluta. Lasciano le operazioni a cuore aperto a metà e richiamano la gente dalle ferie se vai al pronto soccorso che ti pizzichi le labbra e i vestiti.

Ma l'emergenza che farebbe arrendere qualunque medico allopatico, di fronte alla quale invece l'esperto omeopata sorride sornione con l'espressione di "tranquilli ci penso io!" è il caso di chi "la musica dal vivo lo rende triste". Una roba da ambulanza a sirene spiegate. Quando vedete le ambulanze davanti ai megaconcerti non è perché qualcuno potrebbe sentirsi male per la calca, ma perché potrebbe intristirsi fino al rischio di perdere la vita. Ad esempio ai concerti di Sergio Endrigo distribuivano gratuitamente pasticche a diluizione CH3500 (più sono diluiti e più sono efficaci) di Natrium Sulphureum. Invece per le emergenze di maroni sfrantumati dopo i concerti di Gigi D'Alessio anche l'omeopatia alza le braccia impotente.

Se invece uno ha la sfiga che "peggiora col bagnato e il clima umido, col riposo, giacendo sul lato sinistro, alle 4-5 del mattino" si può stare tranquilli, perché sebbene la situazione messa in questi termini potrebbe sembrare disperata per chiunque, per il pronto soccorso omeopatico è un problema da niente.

Che poi cosa vorrà dire che "peggiora col bagnato"? Ad esempio uno attaccato alla 220 sicuramente peggiora col bagnato. Intenderanno una cosa del genere? "Dottore, mio marito stava riparando il ferro da stiro ma si era dimenticato di staccare la spina, all'improvviso ha cominciato a tremare tutto e allora l'ho girato sul fianco sinistro e siccome mi sembrava facesse odore di bruciato gli ho buttato addosso un secchio d'acqua. Sono le 5 del mattino e non mi sembra che sia migliorato, anzi!" 

E poi ci sono cose pazzesche (come se queste non lo fossero a sufficienza), tipo "corpo incurvato all'indietro come un arco", "appetito per il gesso e altre cose indigeribili", "testa che penzola all'indietro", "desiderio per ghiaccio o acqua fredda o ghiacciata", "migliora con le eliminazioni e la comparsa di eruzioni (che eliminazioni? Bisogna arrivare ai quarti di finale o anche solo gli ottavi sono sufficienti? e poi che eruzioni? cutaneee o vulcaniche? Da questo delirio c'è da aspettarsi di tutto)", "pollici spinti sul palmo della mano", e infine "ginocchia fredde, naso freddo, lingua fredda, respiro freddo". In questo caso il medico omeopata, dopo un'accuratissima visita di almeno due ore, ipotizza in genere che il paziente abbia freddo. La soluzione omeopatica al freddo è un giro in moto a petto nudo cosparsi di mentolo in diluizione CH16.

E se volete togliervi lo sfizio e constatare quanto sono prese sul serio queste situazioni di emergenza, potete sempre andare a un pronto soccorso e dire alla reception che avete la "fronte aggrottata in pieghe". Vedrete che vi chiameranno immediatamente alcuni signori in camice bianco che si prenderanno cura di voi, a testimonianza della gravità della vostra situazione.

Insomma, sembra che i sostenitori dell'omeopatia non solo non si curino con i farmaci normali, ma non si ammalino nemmeno di cose normali. Non gli vengono coliche renali, colpi della strega, calcoli alla cistifellea, attacchi di angina. No, quando loro chiamano il 118 è perché gli si è incurvato il corpo all'indietro come un arco, hanno una guancia calda e una fredda, o si sono mangiati una confezione di gessetti per lavagna e nonostante questo hanno ancora un po' di languorino.

Riflessione seria per concludere. Gli omeopati si offendono se uno li prende per il culo. Si arrabbiano, fanno il labbro come i bambini, e piagnucolano che la medicina li snobba, che sono ghettizzati, che Garattini li tratta male. Però quando uno legge una roba del genere, porcaputtana, ma come si fa? Omeopati, cosa bisogna fare con voi, ditemi! Eccheccazzo, neanche con un flacone intero di Coglionis Unicum (similia similibis curantur) a CH32 siete recuperabili.


14 commenti:

  1. Certo che per prendere sul serio quella roba bisogna proprio essere astuti come faine xD Poi chiamo il medico e gli dico che ho una guancia fredda e una calda: voglio vedere reagisce!

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  2. Mi sono piegato dal ridere ( in avanti,spero non sia grave).

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    1. A me sono venute le lacrime agli occhi. Non è che come antidoto agli effetti di un concerto dal vivo si può usare, magari diluito, anche questo blog ?

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  3. Leggere i casi clinici riportati è da oggi le coLiche...

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  4. Non sottovaluterei "migliora dopo le eliminazioni": ci sono affidabili studi a doppio cieco su squadre di calcio che, eliminate dalla champions, rimontano in campionato e vincono lo scudetto!

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  5. Emanuele C. Catanzaro27 novembre 2015 alle ore 01:04

    Articolo illuminante.
    Dopo aver ripreso fiato per le tante risate ed essermi asciugato le lacrime, ho realizzato di aver finalmente capito la frase "mi curerò con la medicina alternativa quando mi verrà una malattia alternativa"...

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  6. Il CACTUS GRANDIFLORUS è indicato anche per "dolore all'apice del cuore, che scende lungo il braccio sinistro fino alla fine delle dita". In pratica questi delinquenti a uno che ha un infarto, invece che portarlo in una UIC (Unità Intensiva Coronarica) gli danno il CACTUS GRANDIFLORUS, non so in che diluizione assurda (che poi ovviamente significa nient'altro che acqua di rubinetto. Qui c'è anche poco da ridere perchè significa ammazzare la gente, è roba da galera.

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    1. A parte che mi sono fatta delle grasse risate per l'assurdità delle malattie e la deliziosa ironia del pezzo, ho pensato esattamente la stessa cosa leggendo quei sintomi.

      Ok farsi prendere per il culo per medicarsi la voglia di bere acqua fredda ("Dottore, è agosto, fa caldo come all'inferno e berrei Levissima ghiacciata da mane a sera! Mi curi, la prego! XD), ma qui qualche imbecille ci rimette sul serio la pellaccia!

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  7. Almeno una parte di questi sintomi ("odore orribile dalla bocca", "corpo incurvato all'indietro come un arco", "appetito per il gesso e altre cose indigeribili", "testa che penzola all'indietro") sembrano trattabili anche con un buon esorcismo. :D

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  8. Questo pezzo me l'ero perso quindi faccio pubblicamente mea culpa, a parte questo dettaglio affatto trascurabile leggo "appetito per il gesso e altre cose indigeribili", questi si credono in grado di curare il picacismo con l'omeopatia? Ovviamente si, come per la leucemia e un sacco di altre malattie gravi e invalidanti, noi ridiamo perchè vacciniamo i nostri figli e alziamo gli occhi al cielo guardando le scie degli aerei con romanticismo o voglia di partire, ma "là fuori" c'è gente che si uccide o che uccide in questo modo.

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  9. Ogni volta che rileggo questo articolo rido alle lacrime.

    Certo se l'omeopatia la si presenta così sembrano tutti dei pazzi irrecuperabili, medici e pazienti, purtroppo non sono riuscita ad accedere al sito da cui sono state prese queste chicche.
    Però vorrei dire anche che l'Omeopatia non è proprio quello che ne vien fuori da un pezzo indubbiamente comico.
    Io mi sono rivolta ad un medico Omeopata o meglio dire anche Omeopata, in genere questi medici hanno comunque specializzazioni in medicina tradizionale e affiancano il metodo omeopatico ai farmaci di prescrizione.
    Io ho un problema di salute complicato e il medico che mi ha curata meglio e con più attenzione è stato uno di questi, la sua specializzazione era inerente il mio problema ma affiancava la pratica omeopatica.
    Ho dovuto interrompere la sua assistenza con rammarico proprio perchè questi metodiche che si dovrebbero definire di 'integrazione' alla pratica medica ufficiale non essendo riconosciute sono tutte a pagamento.
    Anche in medicina ufficiale credo sia stata confermata la rilevanza dell'aspetto placebo e il contrario nocebo.
    Quindi la fiducia che si ripone in un metodo ha il suo peso nell'evoluzione delle condizioni.
    Perciò se ci sono pazienti che credono fortemente in certe pratiche perchè non consentirle ufficialmente a titolo di affiancamento quantomeno.

    Io non mi affiderei mai all'agopuntura per esempio, mi fà l'effetto del film Horror Hellraiser ma c'è chi ci crede fortemente e sò che c'è un divieto a praticarla per chi non è laureato in chirurgia per esempio.
    Il non aver fiducia in una pratica ne muta le risposte anche nella medicina tradizionale.
    Io ho avuto una reazione cosiddetta 'anomala' al farmaco prescritto ufficiale ( con un bugiardino lungo un chilometro e mezzo che già quando lo leggi ti senti peggio)
    Chiaramente mi sono stati modificati i dosaggi , dicendo però, oh strano è un farmaco ottimamente tollerato.
    Si da altri forse.....evidentemente avrò qualcosa di diverso.
    Sarà perchè lo assumevo come fosse un 'veleno' senza alcuna fiducia perchè temevo le 'gravi' conseguenze degli effetti collaterali?
    Non sò.

    Ad ogni modo non credo che un omeopata si sognerebbe mai di curare pazienti con malattie complesse solo con l'omeopatia.

    In ogni modo solo per altra cronaca in omeopatia i preparati consigliati 'cambiano' secondo l'evoluzione dei sintomi, seguono un percorso di risposte per cercare quella che sarebbe l'autentica causa di un problema.
    Non si assume sempre lo stesso preparato.

    In ogni modo proprio perchè ho affiancato l'omeopatia ad altre cure, cose come scritte quì non le ho mai lette.
    Ammetto che ci siano a volte indicazioni che possano apparire curiose.
    Quella del 'peggiora con il bagnato' non è messa propriamente così.
    Si riferisce penso alla questione che l'omeopatia da molto peso alle risposte sintomatiche con variazioni di tempo, se umido ventoso etc.
    Per esempio avevo comunicato io stessa perchè lo avevo notato da me che ogni volta che il tempo era particolarmente umido mi si abbassava fortemente la vista.
    E il mio problema di salute non era riferito agli occhi peraltro stava da altra parte, però io manifestavo quello strano sintomo tra gli altri.

    L'articolo comunque messo così è da schiantarsi, non ridevo così tanto da un sacco.


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  10. "La soluzione omeopatica al freddo è un giro in moto a petto nudo cosparsi di mentolo in diluizione CH16."

    E qui mi sono pisciato addosso dal ridere.
    Che rimedio omeopatico si usa per il "pisciarsi addosso"?
    ;-D

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  11. Poi vai sul blog di Guglielmo Pepe su Repubblica e ti accusa di offendere le centinaia di medici omeopati che opererebbero in scienza e coscienza! Pepe, ma vaffa...

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