martedì 4 agosto 2020

Bocelli e il metodo scientifico de noantri

Il 27 luglio 2020 si è tenuto nella biblioteca del Senato della Repubblica un convegno, organizzato da Vittorio Sgarbi e dal senatore della Lega Armando Siri, sul tema Covid-19, o meglio sulla negazione del Covid-19. Non mi interessa entrare nel merito di ciò che è stato detto dagli organizzatori e dagli ospiti, con una eccezione. Fra i vari dotti interventi, infatti, uno ha oscurato tutti per profondità di pensiero: quello del cantante Andrea Bocelli, visionabile integralmente qui.

L'intervento di Bocelli è emblematico non per la sua veemenza (è stato molto pacato), e nemmeno per le scemenze pronunciate, che pure ci sono, ma perché sintetizza perfettamente l'ignoranza scientifica dell'Italia del 2020. Ecco, quando si parla di mancanza di cultura scientifica in Italia oggi, questa manciata di minuti di questo breve discorso la rappresenta così perfettamente che esso andrebbe fatto ascoltare nelle scuole ancor prima di iniziare a studiare qualunque cosa di scienze. Andrebbe fatto ascoltare il primo giorno di scuola, e andrebbe analizzato, facendo riflettere gli studenti su quelle tre o quattro frasi pronunciate, ancor prima di iniziare la tavola periodica, o il moto rettilineo uniforme, o qualunque argomento di quelli di base. Andrebbe analizzato, destrutturato, aperto come un calzino, perché là dentro c'è il concentrato di tutto quello che la gente non ha capito su come funziona la scienza.







Vediamo le frasi clou del discorso, quelle che ci interessano qui. Dice Bocelli:

1) "Ho analizzato la realtà e ho visto che alcune cose non erano così come ci venivano raccontate".

2) "In casa (...) quando ho cominciato a esprimere qualche dubbio sulla gravità di questa cosiddetta pandemia, i primi ad attaccarmi sono stati i figli, che mi hanno detto "Babbo, te pensa alla Tosca e alla Butterfly, e lascia stare i virus che non lo sai cosa sono!"

3) "No, non so cosa sono (i virus, n.d.r.) ma conosco un sacco di gente e (...) non conoscevo nessuno che fosse finito (...) in terapia intensiva. Nessuno! Allora, tutta questa gravità...!?"

Poi, vabbé... già che c'era ha aggiunto che si è sentito "umiliato e offeso" perché, povera stella, non aveva commesso nessun crimine, e nonostante quello lo obbligavano a stare a casa, nel suo monolocale vista mare a Forte dei Marmi, poverino, e ha quindi confessato di aver trasgredito volontariamente, uscendo ogni tanto, perché a quell'età, dice lui, hai bisogno di sole per produrre la vitamina D.

Stendiamo poi un velo pietoso anche sulle scuse pronunciate il giorno successivo, in cui si impara che lui è stato frainteso, e che voleva semplicemente auspicare che in futuro i bambini possano giocare assieme felici e sereni. Della serie: ho pestato una merda immensa, e qui se non faccio qualcosa non mi chiamano più a cantare.

Ma rileggiamo i punti cruciali del memorabile discorso, e commentiamoli.

Punto 1: ma che ne sai tu, che fai il cantante, che le cose non erano come venivano raccontate? Sei andato in giro per l'Italia a parlare con i medici, con gli infermieri? Hai fatto statistiche sui morti, sui malati? Forse che Bocelli lavora all'Istat come volontario? In che modo, dalla tua villa a Forte dei Marmi, e forte delle tue conoscenze sulle tecniche di canto, hai "analizzato la realtà" dell'epidemia?.

Punto 2: Ma santi subito, i figli di Bocelli! Nonostante il padre, hanno perfettamente capito il punto: "ma cosa ne sai tu, che di mestiere fai il cantante?". Che competenze hai per poter dire come sta funzionando questa epidemia? 

E poi il punto 3, la meraviglia delle meraviglie, la sublimazione dell'imbecillità: "non so cosa sono (i virus, n.d.r.) ma conosco un sacco di gente e (...) non conoscevo nessuno che fosse finito (...) in terapia intensiva. Nessuno"

Non fa una piega, no? Se io non conosco nessuno che si è ammalato, allora nessuno si è ammalato!

Bocelli, sai che ti dico? Io conosco gente che è finita in terapia intensiva, e che è morta per il Covid-19. Però non conosco nemmeno un cieco! Guarda, ho un sacco di amici, ma proprio tanti, sai? Ma tra loro nemmeno un cieco! Manco uno! Ma non sarà tutta un'invenzione questa storia dei ciechi, come ce la raccontano? Non sarà tutta una bufala messa in giro dalla lobby di quelli che stampano le scritte in Braille da mettere negli ascensori?

La cultura scientifica di Bocelli è questa: io non ne conosco nessuno, e quindi non ci sono. Ma la cosa grave è che questa è anche la cultura scientifica di tanti italiani (e non solo italiani, a dire il vero!): a me non è successo, io non conosco nessun caso, quindi non succede! Quindi non è vero! Quindi mi stanno raccontando il falso!

E' la stessa ignoranza scientifica che, rovesciando la situazione, fa dire a tanti (ci scommetterei agli stessi!): "a me è successo, con me funziona, quindi è così! Quindi funziona!". E' così che ragionano tutte le pseudoscienze. Non si preoccupano di fare uno studio oggettivo, "unbiased", non influenzato da esperienze e giudizi personali: cosa c'è di meglio dell'esperienza personale? 

E quindi l'omeopatia funziona perché con me funziona! Il miele nel latte caldo previene l'influenza perché l'ho preso tutte le sere e quest'anno non mi sono ammalato! Sono stato da una vecchietta a farmi segnare la verruca, dopo un mese mi è passata, e quindi certe vecchiette fanno passare le verruche col potere delle mani. Pensa che a me una verruca è passata da sola, scomparsa in 3 giorni dopo 10 anni che ce l'avevo, e non è stata né la vecchietta né il dermatologo! E pensa che il dermatologo mi aveva detto: "se vuoi la togliamo, ma queste cose in genere passano da sole così come sono venute!"

Quello di Bocelli è il metodo scientifico de noantri. Lo stesso che per secoli ha fatto credere alla gente che farsi i salassi funzionasse per guarire, perché alcuni guarivano (ignorando che però altri morivano come ad esempio l'ex presidente degli Stati Uniti George Washington, ucciso dai salassi per curare una laringite). Lo stesso metodo scientifico casareccio che fa credere che il Metodo di Bella funzioni, e che ha reso celebre Vannoni, quello del caso Stamina, trasformato da esperto di pubblicità a scienziato da una manciata di servizi tv. Lo stesso metodo che fa credere che col bicarbonato o con altri improbabili intrugli si curi il cancro. So di un tizio che dice che con lui ha funzionato, e quindi quale garanzia migliore dell'esperienza personale?

Ma se usiamo l'esperienza personale come criterio scientifico, allora si dovrebbe quantomeno pretendere anche di avere la lista di tutti i casi in con cui non ha funzionato! Se ci fidiamo tanto della nostra esperienza, dovremmo esigerlo, quando compriamo i fiori di Bach in farmacia. Dovremmo chiedere al farmacista che ne magnifica le doti e che ci dice "con una mia cliente che aveva il figlio che non dormiva, ha funzionato" (ne sono stato testimone in farmacia), dovremmo anche chiedere in quanti casi invece, nonostante i fiori di Bach, i figli hanno continuato a piangere tutte le notti. Non è esperienza personale anche quella? 

Come dovremmo chiedere di tutti quelli che, pur curandosi da Di Bella o col bicarbonato, non hanno avuto alcun beneficio, e di cancro magari sono morti. Soltanto in base a quanto numericamente sono importanti questi risultati contrapposti è possibile dire se "funziona". Non sarà certo la nostra limitatissima esperienza di incompetenti del campo (di nuovo, i figli di Bocelli santi subito!), dal divano della Villa a Forte dei Marmi o dal soggiorno di una qualunque altra casa, a dirci l'impatto dell'epidemia Covid, o il reale effetto di un farmaco o di una terapia. E quindi, un mio personale consiglio a chi redige i programmi scolastici: fateli un po' meno densi, lasciate perdere gli esercizi di relatività ristretta o sull'effetto fotoelettrico, e fate ascoltare agli studenti il discorso di Bocelli! 

Del metodo scientifico alla Bocelli, prima che il Nostro uscisse alla ribalta, avevo parlato in tempi non sospetti in questo articolo.


9 commenti:

  1. I fiori di bach funzionano benissimo per prendere sonno, L'infusione di fiori magici in tanto, tanto cognac produce sonnolenza in adulti e piccini

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    1. Ma anche cirrosi epatica ed arresto della crescita nei piccini 🤔

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  2. Caro Marcellini, la opinione espressa su Bocelli è senza dubbio condivisibile. Devo però osservare che anche il mondo scientifico e, soprattutto, quello politico non hanno brillato durante il periodo caldo del COVID-19. Virologi che invadevano il dominio dei medici e che avanzavano ipotesi molto spesso contrapposte, organizzazioni mondiali della sanità che cambiavano opinione un giorno sì e un giorno anche, politici che si appellavano a questo o a quello a seconda del colore politico. Insomma, se un approccio scientifico c'è, durante la pandemia è rimasto ben nascosto.
    Saluti
    Gianpiero Lorandi

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    1. Ha ragione: il microfono davanti alla bocca ad alcuni ha fatto perdere il lume della ragione

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    1. Magari fossero tutti fuggiti su Marte, in primis gli organizzatori!

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  4. Profittare della visibilità mediatica per esibire la propri ignoranza sembra diventato lo sport nazionale. Vedi Albano e i "cacciatori di dinosauri".
    Rendiamoci conto che un calciatore un cantante un attore... mediamente, fuori dal loro campo di campetenze "artistiche", per il resto non sono più attendibili della signora della porta accanto, che magari fa l'infermiera, o il tecnico, o l'impiegato all'ufficio brevetti...

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  5. Ciao! sono un medico ma da piccolo volevo fare il fisico e quindi leggo sempre con piacere questo blog .. se posso vorrei solo sottolineare una piccola imprecisione (di natura medica ) CoViD-19 e' la malatia (Corona Virus Disease -19) mentre il virus e' il SARS-COV-2 quindi la gente muore per LA covid-19 (oppure per IL sars-cov2 o per IL coronavirus (sottointendendo quale) ) .. so che possono sembrare sciocchezze ma ammiro questo blog proprio per al precisione e la capacita' divulgativa e questa stona!!. Se vuoi e' la stessa differenza che corre tra AIDS e HIV.

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    1. Ti ringrazio. Ammetto di avere confusione in testa in quanto a terminologia.

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