venerdì 20 maggio 2016

Orgoglio omeopata: siamo i secondi al mondo!

L'importante è partecipare


Leggo in questo articolo un commento molto piccato da parte di Alberto Magnetti, medico omeopata, relativo a un articolo scritto da Salvo di Grazia sul tema dell'omeopatia. Lo stesso articolo di Di Grazia era stato da me già commentato qui in tutt'altro modo. Non sono certo io a dover difendere Salvo Di Grazia, che essendo medico ha tutte le competenze per farlo. Però l'articolo di Magnetti è a tratti così inconsapevolmente comico che non posso resistere nel fare alcuni commenti personali.

Magnetti apre l'articolo dichiarando trionfante che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha sancito che l'omeopatia è la seconda medicina al mondo. Come a dire: "scusate se è poco, siamo i secondi!". Mi è venuta subito in mente la scena del film Scusate il ritardo, in cui Troisi, per consolare l'amico Lello Arena, appena lasciato dalla fidanzata per un altro, gli dice che non deve disperarsi, e anzi deve essere orgoglioso, perché lui è il secondo uomo al mondo che lei ama! L'omeopatia uguale, è la seconda medicina al mondo. Perché evidentemente essere secondi, per Magnetti, non è mica male, in campo scientifico! E' un bel successo perché - si sa - l'importante è partecipare. 

Come la teoria della terra piatta, che è la seconda teoria al mondo sulla forma della terra, e la storia di Adamo ed Eva nel paradiso terrestre, che è la seconda teoria al mondo sulla comparsa dell'uomo sulla terra, o la teoria delle scie chimiche, che è la seconda teoria al mondo su cosa sono quelle righe bianche lasciate dagli aerei, o gli extraterrestri, che sono la seconda teoria al mondo su chi ha costruito le piramidi... Tutti secondi posti, mica risultati da poco!

Ma poi mi viene il dubbio che l'autore dell'articolo abbia interpretato l'affermazione dell'OMS come se essa volesse lasciar intendere che l'omeopatia, essendo così comune, vuol dire che funziona. No perché allora proprio non capisco un'altra affermazione, sempre dell'OMS, che evidentemente all'autore deve essere sfuggita (e che riporto riassunta qui), che sembra dire proprio il contrario, visto che si intitola, tradotta dall'inglese, "L'omeopatia non è una cura, dice L'OMS". In particolare l'OMS si riferisce al propagandare l'omeopatia come strumento efficace per trattamenti della tubercolosi, dell'HIV, della malaria e di altre patologie particolarmente gravi nel terzo mondo. Alle proteste da parte della società degli omeopati, il portavoce dell'OMS ha ribadito che "we have found no evidence to date that homeopathy would bring any benefit".

Deve anche essere sfuggito all'autore dell'articolo che nel 2015, in Australia, il National Health and Medical Research Council, in seguito ad un'analisi di tutta la letteratura scientifica internazionale riguardante l'omeopatia, ha rilasciato una dichiarazione nella quale si afferma che non esiste alcuna evidenza a sostegno dell'affermazione che l'omeopatia sia efficace nel trattamento di qualsiasi problema di salute (fonte). Saranno pure secondi, ma ben distanziati, direi!

E in Inghilterra, soltanto qualche mese fa, il sistema sanitario nazionale ha dichiarato (fonte) che "There is no good-quality evidence that homeopathy is effective as a treatment for any health condition." E negli USA la Food and Drug Administration mette i prodotti omeopatici nella lista dei prodotti "fraudolenti" per ciò che concerne il trattamento dell'influenza H1N1 (fonte). Quindi forse - ma è solo una mia illazione - l'OMS intendeva dire che nonostante l'omeopatia non serva a curare la gente, c'è un sacco di gente che ci crede lo stesso, come sempre accade con qualunque minchiata!


E poi, tornando all'articolo, cosa c'è di meglio che quotare il numero di medici omeopati nel mondo per supportare la tesi che l'omeopatia funziona? E quindi Magnetti ci fa sapere che "E' difficile pensare che 350000 medici omeopatici indiani  raggirino quotidianamente milioni di persone senza avere alcun risultato". E quindi avrebbe anche potuto aggiungere (non lo ha fatto ma lo faccio io) che è difficile credere che 160000 maghi e cartomanti solo in Italia, con 30000 prestazioni giornaliere stimate - tali sono i numeri (fonte) - raggirino quotidianamente decine di migliaia di persone senza alcun risultato! Non può essere tutto falso! E allo stesso modo, se la Rai dedica quotidianamente uno spazio all'oroscopo in vari programmi radio e tv, e lo stesso fanno praticamente tutti i giornali e i quotidiani, e in dicembre la tv a reti unificate ci ragguaglia sulle previsioni dei maghi per l'anno successivo, non può essere tutto falso!

Per inciso, credevo si dicesse "medico omeopata", e non "medico omeopatico", essendo omeopatico un aggettivo. Medico omeopatico significa un medico che non contiene traccia di medico. Che sia un lapsus freudiano?

L'autore ci ricorda fin dal titolo (L'inarrestabile avanzata dell'omeopatia) che l'omeopatia è in grande aumento, e sostiene che secondo l'OMS 600 milioni di persone usano l'omeopatia, e che il numero è in crescita del 25% annuo. Non cita la fonte per cui non so se sia vero o no. Però i casi sono due, o i numeri sono veri, e quindi entro 8-10 anni l'intera popolazione della terra userà l'omeopatia (la matematica, contrariamente all'omeopatia, non è un'opinione) oppure, prima di sparare percentuali a caso, l'autore dell'articolo dovrebbe ripassare come funziona una progressione geometrica.

Però è strano, perché i dati, per lo meno in Italia, mostrano che l'uso dell'omeopatia è in netto calo. Ad esempio qui qui si cita il fatto che la percentuale degli italiani che nel 2013 ha fatto uso di prodotti omeopatici si è dimezzata dai primi anni 2000, quando aveva raggiunto il massimo, e è ritornata sostanzialmente ai livelli dei primi anni 90. Ovvero, tradotto in parole povere, dopo una breve infatuazione gli italiani stanno velocemente abbandonando l'omeopatia. E anche oltre confine, in Inghilterra, dove è inclusa nel servizio sanitario nazionale, il declino dell'omeopatia in questi ultimi anni non lascia dubbi (vedi fonte), cosa che ha obbligato anche alcuni ospedali specializzati in omeopatia a chiudere (fonte).

E persino google trend, per quanto possa essere opinabile questo dato, riporta che la frequenza con cui il termine omeopatia è cercato in rete in funzione del tempo è in drastico calo ovunque: in Francia, dove l'omeopatia è molto usata (fonte), in India, dove secondo l'articolo l'omeopatia spadroneggia  (fonte), in Italia (fonte) e in generale nel mondo (fonte). In confronto, invece, il termine "sex video" non sembra temere la crisi, sebbene anche lui mostri indizi di una leggera battuta di arresto negli ultimi tempi (fonte).

L'articolo infine conclude con una frase perentoria, non si sa da chi pronunciata, scritta però in inglese e in grassetto, forse per farla apparire più autorevole: "In Last 200 years 1000’s of homeopaths have saved lives of millions of people across the globe, not only saved the lives but they have contributed to create a harmonious, happy, and healthy world."

A questo punto, se gli omeopati salvano così tanta gente, non capisco perché, quando su un treno o un aereo qualcuno sta male e fanno un annuncio del tipo "se c'è un medico a bordo è pregato di recarsi con urgenza..." si dimenticano sempre di specificare "medico omeopata". Forse perché ormai sanno che arrivano sempre per secondi.










3 commenti:

  1. piccolo errata corrige nel paragrafo sopra la striscia omeopatica: non è "Health and Drug Administration" ma "Food and Drug Administration" (FDA) - credo che il piccolo lapsus sia stato influenzato dal motto della FDA ("Protecting and Promoting Your Health") ;)

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  2. Medico "omeopatico" le batte tutte!
    Grande!

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  3. Le medicine che ora vengono definite 'integrate' sono soprattutto in partenza medicine 'preventive', a me è sempre parso che siano rivolte soprattutto a chi non vuol far diventare eventuali 'piccoli sintomi' spesso trascurati perchè non riconosciuti come preludio di situazioni peggiori in 'grandi sintomi' e dunque malattie conclamate, quando una malattia è già molto grave o una situazione richiede interventi chirurgici si è già ad un punto di dissesto tale dell'organismo che questi metodi non si possono applicare più se non appunto come eventuale affiancamento di terapie tradizionali.
    Se poi il supporto omeopatico può considerasi più una questione psicologica di sostegno una mera 'credenza'non supportata da riscontri scientifici non vedo in ogni caso che danni possa creare.
    Ho letto il libro di un biologo Bruce Lipton: La biologia delle credenze.
    Ormai è la stessa biologia che afferma che esista una forte azione del sistema di 'credenze' sulle risposte delle cellule dell'organismo, credo di aver letto la stessa cosa anche nel libro di Candace Pert : Molecole di emozioni.
    Perciò è facile supporre l'azione in ogni caso positiva di qualcosa in cui si crede profondamente vero o no che sia.
    Ognuno poi avrà la sue credenze, chiaro che una mente orientata prevalentemente scientificamente si sentirà più rassicurato dalla chimica.
    Io diffido in genere dei farmaci tradizionali, non so saranno sti bugiardini chilometrici con elencati gli effetti collaterali più terribili, so che le aziende lo fanno per tutelarsi legalmente e tuttavia questa lettura traumatizzante ha evidentemente un effetto negativo in partenza, anche se a volte sono stata obbligata a servirmene guardacaso ho spesso reazioni cosiddette anomale ai dosaggi comuni considerati mediamente ottimamente tollerati.
    Per utilizzarli devo evitare di conoscerne l'azione, non devo informarmi, devo assumerli alla cieca imponendomi una fiducia che di fatto non c'è.
    La gente non si fida più della medicina tradizionale perchè viene vista come una medicina che di fatto molto spesso non fa guarire veramente ma fa diventare dipendenti dai più svariati composti chimici, con il risultato che spesso vedi sopratutto persone che stanno diventando anziane assumere una quantità spropositata di farmaci ( mediamente 15/20) perchè uno ha l'azione di moderare gli effetti collaterali dell'altro .
    Questo sarebbe guarire le persone???
    A me pare che le rendano degli zombie dopati, si è vero sopravvivono ma come? li definiresti sani e guariti?.
    Le medicine integrate auspicherebbero ad una attenzione 'globale' della 'specificità unica ed irripetibile del singolo'.
    I farmaci in teoria anche chimici dovrebbero essere costruiti su misura per i casi, valutando l'intera situazione del paziente anche le sue complessità interiori e considerando anche l'ambiente esterno in cui vive.
    Ma chi lo fà??? I medici di base quello che dovrebbe essere il primo presidio preventivo, ti dedicano 15 minuti se ti va bene, prescrivono esami secondo me spesso anche inutili a man bassa ( che per cronaca persionalmente non faccio quasi mai e sono ancora viva guarda un pò che strano) non hanno nemmeno il tempo di conoscere bene a fondo il paziente la storia familiare.
    Cioè con tutto il rispetto per i progressi della medicina e della chirurgia della ricerca mi pare che poi tutto questo non abbia le applicazioni che dovrebbe avere per 'evitare di fatto lo stato di malattia'.
    E non parlimo del fatto che mi aspetterei che i medici fossero in prima linea per combattere il diffondersi di inquinanti ambientali di ogni genere, cosa che insomma garantirebbbe sicuramente meno aspetti di aggressione esterna all'organismo.
    Tutto ciò per dire che le metodiche diverse cercano almeno di sollevare la questione di avere una maggiore attenzione alle 'specificità' se si vuole davvero far guarire da qualcosa chiunque.
    Poi si può fare benissimo con la medicina tradizionale che assuma però almeno una nuova filosofia.



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