Da un po' di anni a questa parte gli interventi di Zichichi sulla stampa seguono un cliché ben prevedibile. Qualunque sia il soggetto di cui si parla, nell'articolo vengono fatti accenni a tutta una serie di argomenti scorrelati, che in generale non servono a nulla nell'economia del ragionamento, ma servono a rimpolpare lo scritto, e soprattutto servono a contraddistinguere Zichichi.
Riguardo invece ai temi scientifici trattati, lo scienziato nazionale ci ha ormai abituati a incursioni a tutto campo in argomenti sui quali ha poca o nessuna competenza, come ad esempio l'evoluzionismo Darwiniano, che, a suoi dire, non è scienza Galileiana e, sempre a suo dire, non ha conferme sperimentali. La stessa cosa accade con il problema del clima. Restano poi memorabili le sue dissertazioni sull'anno 2000 che non può dirsi anno 2000, e i passi di uno dei suoi libri dove ci fa notare quanto sia sbagliato dire "nel 700" quando si dovrebbe dire "nel 1700", per poi raccontarci dei suoi esperimenti condotti verso la fine degli anni 70 senza specificare oltre, e lasciandoci quindi il dubbio se fossero prima o dopo la distruzione di Pompei.
I suoi scritti ormai sono talmente simili da lasciar supporre che abbia un template preconfigurato, tipo la modulistica dell'anagrafe, dove, cambiando poche parole qua e là, l'articolo diventa utilizzabile per qualunque argomento.
Non si sottrae a questa prassi ormai ben consolidata l'ultima intervista pubblicata pochi giorni fa da Il Giornale, che ormai ospita periodicamente le opinioni dell'illustre scienziato. L'argomento è uno dei cavalli di battaglia di Zichichi: il clima e i cambiamenti climatici. Lo scienziato infatti non crede al fatto che il clima stia cambiando, e men che meno crede che l'uomo ne sia la causa, e lo dice ad alta voce adducendo fior fore di argomentazioni.
Ma veniamo all'articolo, che può essere letto integralmente qui.
Per prima cosa la parte scientifica. Qui facciamo presto, non vi preoccupate, perché di scientifico nelle dichiarazioni di Zichichi non c'è nulla. Ad esempio quando afferma che, siccome non si può prevedere che tempo farà fra 15 giorni, figuriamoci se si può prevedere il clima sulla terra fra 10 anni! Modifica di fine 2019: in 4 anni finora non hanno sbagliato di una virgola.
Zichichi commette un piccolo errore di base: confonde il meteo con il clima. Il meteo è un fenomeno locale, confinato nello spazio e nel tempo (che tempo farà a Milano fra 3 giorni alle 21 di sera?) mentre le previsioni climatiche rappresentano scenari su condizioni medie del pianeta. Il clima riassume l'insieme di proprietà statistiche, e non pretende in alcun modo di descrivere la fotografia della terra in un dato istante. Una cosa completamente diversa dal meteo, quindi, che dimostra che Zichichi non ha capito nemmeno di cosa sta parlando. Seguendo il suo ragionamento sarebbe come dire che, siccome non possiamo prevedere quante macchie solari ci saranno fra 4 mesi sul sole, né che posizione relativa avranno, allora figuriamoci se potremmo dire qualcosa di sensato su come sarà il sole fra 1 anno!
Se Zichichi mettesse per un attimo da parte il suo ego smisurato, che gli ottenebra la mente e gli impedisce di rendersi conto di quando sta sparando cose prive di senso, eviterebbe di fare queste figure patetiche. Figure patetiche sul clima, e su altri argomenti in cui a volte perde un'ottima occasione per tacere.
Per il resto c'è tutto il campionario Zichichiano.
C'è la veloce digressione supertecnica: l'accenno alle tre equazioni differenziali fortemente accoppiate, buttato lì con nonchalance, per stupire il lettore medio, accennandone poi una spiegazione che spiegazione non è, ma che lascia quel sapore del tipo "...certo che quest'uomo ne sa un bel po'!"
C'è l'accenno al papa, che non può mai mancare. Peraltro leggo proprio oggi che Papa Francesco ha affermato di essere molto preoccupato dallo stato del clima. Che si configuri uno scisma papa-Zichichi?
C'è l'accenno al CERN, l'unico luogo al mondo dove secondo Zichichi si fa scienza seria, assieme al Centro Ettore Majorana di Erice, sua creazione.
Poi c'è il consueto "noi" abbiamo scoperto.... Quando non può dire "io ho scoperto" dice "noi". La forma impersonale Zichichi non la conosce. Se qualcun altro ha scoperto qualcosa, quantomeno ci tiene a sottolineare che era suo amico.
E quindi segue l'accenno alla frequentazione di personaggi importanti ("eravamo io, Benjamin, Jacovat...") quando ci fa sapere che Den Xiao Ping lo ha ricevuto personalmente per avergli risolto un fastidioso problema di inondazioni.
E poi il numero sparato così a caso e assolutamente privo di senso, ma fatto apparire come se fosse frutto di un accuratissimo studio: le 72 emergenze planetarie. Settantadue, non una di più né una di meno. Possibile che, trovatene non 2, 3 o 5, ma addirittura 72, non c'era più posto per aggiungercene una settantatreesima? Si sono sforzati per cercarne una settantatreesima, ma proprio non gli è venuta. Come dire: quante sono le malattie gravi che affliggono l'uomo? E le montagne difficili da scalare? E le invenzioni che hanno cambiato il mondo? E le canzoni più belle? Risposta: 72.
E infine l'effetto serra, che siccome è utile per mantenere la terra sufficientemente calda, dovremmo ringraziare che ci sia, invece di lamentarci. Frase tanto giusta quanto sostenere che siccome l'acqua fa bene alla campagna, ben vengano le inondazioni!
Manca stranamente l'accenno al Supermondo, che in genere Zichichi tira in ballo anche se si sta parlando di laringiti, ma forse è perché ultimamente la teoria della Supersimmetria sembra avere qualche difficoltà a essere confermata dagli esperimenti. Pazienza per le 16 dimesioni (o forse erano 72?) che in genere venivano menzionate come imprescindibili.
Infine si è dimenticato di spiegarci perché un piatto di spaghetti non esplode, problema che attanaglia milioni di italiani ogni volta che si siedono a tavola. Almeno ci dicesse se coi fusilli si può stare tranquilli!
Infine si è dimenticato di spiegarci perché un piatto di spaghetti non esplode, problema che attanaglia milioni di italiani ogni volta che si siedono a tavola. Almeno ci dicesse se coi fusilli si può stare tranquilli!
Antonino Zichichi ha dato in passato importanti contributi scientifici alla fisica delle particelle elementari. Ha ottenuto risultati importanti, e ha avuto idee brillanti, alcune decisamente innovative e in controtendenza, e che si sono rivelate vincenti. E' stato anche sfortunato, bisogna dirlo per correttezza, quando verso la fine degli anni 70 (inteso come 1970) l'acceleratore che stava usando per il suo esperimento aveva un'energia di poco inferiore al necessario per permettergli scoperte (effettuate da altri di lì a poco) veramente fondamentali. Mi chiedo perché, dopo tale brillante carriera, faccia di tutto per essere ricordato come l'imitazione di Crozza.
Probabilmente è solo invecchiato male...
RispondiEliminaNo, è sempre stato così.
EliminaÈ anche un ottimo organizzatore, se solo si limitasse alle cose che fa bene sarebbe un grande.
Una piccola nota: la spiegazione più bella sulla dicotomia tra meteo e clima, imho, è quella di Neil deGrasse Tyson:
RispondiEliminahttp://youtu.be/cBdxDFpDp_k
Chi sa dirmi quali sono le equazioni differenziali in questione? Sono curioso perché sotto condizioni abbastanza generali le soluzioni saranno sicuramente analitiche (nel senso matematico del termine). Qui lui starà confondendo il significato del termine credendo che significhi qualcosa come non esprimibile esplicitamente in modo semplice, o simili.
RispondiEliminaMah, secondo me si riferisce al problema dei tre corpi...
EliminaDirei Navier-Stokes, più l'equilibrio termico con radiazione, conduzione e convezione.
RispondiEliminahttps://en.wikipedia.org/wiki/Navier%E2%80%93Stokes_equations
Navier-Stokes di sicuro non ammette soluzione esplicita, la turbolenza è una bestia difficilissima da trattare. E nel caso dell'irraggiamento, si hanno i termini in T^4.
Ma un chissene ci sta tutto: non devo risolvere l'equazione del moto della singola particella di aria per determinare se l'aereo riesce a volare o no. La potenza dell'approccio integrale e delle leggi di conservazione.
Evidentemente per Zichichi o c'e' una soluzione analitica o è spazzatura. E pensare che ha lavorato per anni sulla QCD non perturbativa, che è fatta solo di modelli.
EliminaUna funzione è analitica se per ogni punto del dominio essa coincide in un intorno con una serie di potenze. Questo è! Per questo dubito dell'utilizzo del termine. Grazie per le risposte.
RispondiEliminaZichichi commette un imperdonabile errore. 72? Lo sappiamo tutti che ogni volta che una risposta ha un numero attorno a qualche decina, questa è 42.
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