Anticipazioni sulla nuova collezione quantica autunno-inverno
La meccanica quantistica è diventata una vera vacca da mungere per i cazzari. Se vuoi dare una veste scientifica a qualcosa che assolutamente non ce l'ha, mettici attaccato il termine "quantico" e i new agers ci si butteranno a pesce. E se si tratta di qualcosa che si vende, penseranno che per qualcosa di quantico vale anche la pena spenderci qualcosa in più, perché dietro c'è la ricerca, c'è la scienza!
E' il caso del vino prodotto "sfruttando i principi della meccanica quantistica". Ebbene sì, c'è anche il vino quantico. Questo qua sotto è il testo che ho trovato in rete che lo descrive. Si tratta di un'intervista al produttore (di cui mantengo l'anonimato per pietà nei suoi confronti, metti che qualcuno lo dovesse riconoscere) che descrive come si fa un vino secondo la meccanica quantistica.
Azienda nata da un’idea collettiva, unica e originale, di cinque “magnetici” buontemponi messisi insieme per fare un vino sfruttando i principi della fisica quantistica. Ovvero usando onde magnetiche studiate da Max Plank, lo scienziato che con i suoi studi sulla fisica dei quanti si guadagnò il premio Nobel nel 1918. Certo, lo scienziato, non avrebbe mai pensato che le sue osservazioni sui quanti un giorno sarebbero servite a fare del buon vino. E soprattutto a proteggere da parassiti e microrganismi nocivi, viti e vigneti. Almeno questo hanno scoperto i cinque ragazzoni tra lo stupore prorompente, quando si sono trovati alla fine del protocollo di vinificazione nella condizioni di non aver usato un sol grammo di solfiti.
Ma per capire meglio il protocollo occorre spendere due parole su cosa sia la fisica dei “quanti”. Per questo ci viene in soccorso XXX YYY uno dei cinque creatori. YYY, ha una laurea in medicina e chirurgia e ha sempre coltivato la passione per la matematica e la fisica: «La fisica quantistica – spiega - descrive il modo di agire della materia a livello microscopico e ne studia il rapporto con la sua frequenza elettromagnetica.
I ricercatori del ‘900 studiando questi campi magnetici hanno messo in piedi, con Plank, la dottrina secondo la quale l’universo è totalmente costituito da energia e materia. Il pensiero base è che ogni campo di forze si rivela sotto forma di particelle pesanti dette anche “quanti”. A sentir Plank, questi campi inoltre godono di tutte le informazioni necessarie alla costruzione di ogni creatura e guidano lo sviluppo degli uomini, degli animali e delle piante attraverso la comunicazione col Dna contenuta nelle cellule»
Le immagini di Max Planck su tutti i libri di fisica del mondo hanno simultaneamente pianto sangue dopo la pubblicazione di questa marea di cazzate. Un chiaro esempio di entanglement quantistico |
Allora... che dire. Intanto ho faticato a mantenere la lucidità leggendo questa montagna di idiozie. Sicuramente le cose che ho pensato, le frasi che hanno attraversato la mia mente e che avrebbero voluto uscire dalle mie labbra, hanno severamente pregiudicato il mio eventuale futuro accesso alla vita eterna. Il mio primo istinto è stato quello di cercare sulle pagine gialle se esistono negozi che vendono lanciafiamme al dettaglio, magari anche quantistici, ma purtroppo non ne esistono.
Intanto non era Plank ma Planck, scritto sbagliato per 3 volte. Ma d'altra parte il viticoltore ha solo l'hobby della matematica e della fisica, e quindi è un errore che gli si perdona. Come confondere Einstein con Ėjzenštejn, quello della corazzata Potemkin. Può capitare! Magari è solo colpa dell'articolista, che in matematica e fisica veniva sempre rimandato, e in realtà l'intervistato gli aveva detto espressamente "mi raccomando, me lo scriva col ck, non mi faccia fare brutte figure coi fisici!"
Comunque i miei complimenti! Voglio dire, per avere solo la passione per la matematica e la fisica, concepire un metodo che addirittura applica la meccanica quantistica e che funziona pure, non è mica cosa da tutti! E' come se io, che a 13 anni pensavo di fare medicina e mi guardavo l'apparato circolatorio sull'enciclopedia Conoscere, inventassi così, sperimentando, un metodo innovativo per togliere le cistifellee senza aprirti la pancia. Che uno poi viene a intervistarmi e mi chiede: "ma è incredibile, ma come ha fatto?", e io rispondo: "sparecchiavo....".
In realtà non si sa da dove cominciare a confutare quello che c'è scritto. E' come la supercazzola di Tognazzi ("sparecchiavo", appunto!). E' una serie di frasi prive di senso. Planck, tanto per dire, non ha studiato nessuna onda magnetica, anche perché l'onda magnetica non esiste. Di certo Planck non solo non avrebbe mai pensato che i suoi studi potessero servire a fare un vino, come dice l'articolo, ma nemmeno che fossero usati per dire certe cazzate.
E poi, onestamente, mettersi a confutare riga per riga l'ammasso di sciocchezze che c'è scritto rischierebbe di conferire una seppur minima forma di autorevolezza a questo delirio. Si confuta quello che ha senso confutare. Se uno, tanto per fare un esempio, ti dicesse convinto che ha costruito un soppalco in garage applicando le leggi della selezione naturale di Darwin, che fai, gli stai a spiegare che tra le due cose non c'è nessuna relazione? No, gli dai una pacca sulla spalla e gli dici: "ah però!".
E poi, voglio dire: hai fatto un buon vino? Perché io non dubito che questo sia un buon vino. Ci credo! Però proponilo per quello che è, un buon vino, appunto! Non hai usato solfiti, verderame o quello che ti pare? Perfetto! Dì che non hai usati solfiti e verderame. Perché, invece, condirlo con questa accozzaglia di scemenze?
In realtà lo capisco il perché, ed è questo che mi fa incazzare. Il motivo è: per distinguersi! Perché ci sarà sempre qualche gonzo a dire (convinto questa volta): "ah però!". Perché di vini buoni ce ne sono tanti, ma di vini buoni e anche quantistici ancora non ci aveva pensato nessuno. E certa gente quando sente parlare di vibrazioni benefiche (le vibrazioni quantistiche sono sempre benefiche, mai che ci sia una vibrazione quantistica che fa male!) non capisce più niente. A certa gente quando gli parlano di frequenze e vibrazioni gli viene lo spirito critico di una lumaca quando decide di attraversare l'autostrada. Accetterebbe di tutto, se c'è dietro una vibrazione. E quindi magari non distingue un Brunello da un Tavernello, che già il nome simile confonde, ma se è un vino quantico allora deve essere speciale.
Aspettiamo a questo punto l'immissione sul mercato di tutta una serie di nuovi prodotti quantistici. Intanto vi do qualche modesto suggerimento, così magari qualche illuminato imprenditore ne approfitterà. Non voglio crediti ne soldi, non temete.
L'acqua quantica. Del tutto indistinguibile da una normale acqua, sfrutta in modo innovativo i principi della meccanica quantistica per legare assieme atomi di idrogeno e di ossigeno a formare un liquido trasparente e inodore dalle incredibili proprietà. L'acqua quantica è altresì estremamente adatta ad amplificare l'effetto dei prodotti omeopatici, moltiplicandone le frequenze vibrazionali autoctone.
Il water quantico. Del tutto indistinguibile da un normale water, grazie alla sua seduta ergonomica sviluppata applicando l'equazione di Dirac, permette di trasmettere a chi vi si siede le benefiche vibrazioni positive indispensabili per un sereno momento di introspezione. I suoi benefici si amplificano se poi si tira l'acqua quantica.
Lo scolapasta quantico. Del tutto identico a un normale scolapasta, grazie alla meccanica delle matrici di Heisenberg filtra l'acqua (preferibilmente quantica) in modo completamente naturale, lasciandola fluire attraverso i fori senza tuttavia depauperarla della sua forza vitale, e permettendo alla pasta di viverne il distacco senza traumi.
Pranzo della domenica quantico. Del tutto indistinguibile da un normale pranzo della domenica, consiste in bucatini all'amatriciana quantici, coda alla vaccinara (sempre quantica), contorno di parmigiana di melanzane (ovviamente quantiche), e a seguire quattro palle di profiteroles con cantucci e vinsanto, caffè e ammazzacaffè, tutti rigorosamente quantici. Le speciali vibrazioni apportate dal cibo, reso particolarmente naturale e consono all'organismo grazie alle sue caratteristiche onde sinusoidali magnetiche, conferirà in breve tempo quel piacevole torpore caratteristico dell'entanglement quantistico con il resto dell'universo. Si sposa bene con la visione di un Gran Premio Quantico.
Il martello pneumatico quantico. Del tutto indistinguibile da un normale martello pneumatico, emette tuttavia piacevoli frequenze vibrazionali positive che trasmettono benesse e sollievo quando si propagano dagli arti alla spina dorsale fino alle gengive e ai molari. Particolarmente adatto per i bambini, che possono usarlo anche in casa coi nonni e la tata.
Il pallone quantico. Del tutto indistinguibile da un normale pallone da calcio, sfrutta i principi della meccanica quantistica per realizzare tiri imparabili. In particolare l'impossibilità di localizzarne contemporaneamente posizione e velocità lo rende particolarmente adatto per i calci di rigore in caso di quarti di finale ai campionati europei.
Il calcio nei maroni quantico. Del tutto identico a un normale calcio nei maroni, trasmette tuttavia al corpo della vittima le speciali vibrazioni biodinamiche che instillano un'immediata sensazione di piacere che si propaga velocemente in tutto il corpo. Grazie al calcio quantico farsi dare calci nei maroni diventerà un piacevole e rilassante passatempo per grandi e piccini.
Il vaffanculo quantico. Del tutto indistinguibile da un normale vaffanculo, sfrutta tuttavia le vibrazioni delle frequenze quantiche per conferire sollievo a chi lo emette, amplificandone a dismisura il potere liberatorio. Ideale sul lavoro, a scuola, in famiglia, ai pranzi di Natale e alle riunioni di condominio, grazie ad esso mandare affanculo il prossimo farà provare una nuova inusitata sensazione di benessere.
L'azienda quantica. Questa, sembra incredibile, esiste già. Cercare con google per credere. Del tutto indistinguibile da una normale azienda, fallisce come una normale azienda, ma quando ti licenziano cercano di farti credere che sei disoccupato ma in perfetta simbiosi e sintonia con il resto del cosmo. Si abbina molto bene con il vaffanculo quantico.
Il profilattico quantico. Questo invece se fossi in voi lo eviterei. Certo, ci sono sempre le vibrazioni, che se qualcosa è quantico sono sempre di mezzo e mandano tutti in brodo di giuggiole, però in fisica quantistica c'è anche l'effetto tunnel, quel fenomeno che permette a una particella di passare attraverso una barriera anche se non ne ha l'energia sufficiente. E in questo caso la cosa potrebbe rivelarsi un filo controindicata per le finalità del prodotto. Oh, io ve l'ho detto, poi fate come vi pare.
Concludo ritornando al vino. L'intervista termina dicendo che:
"le basi si stanno consolidando, il vino ha corpo, finezza e tutte le caratteristiche del terroir (significa "territorio", ma in francese fa più figo, n.d.r.). Manca la consacrazione della stabilità nel tempo poiché tanta e tale è la curiosità che rimane impossibile riservare delle scorte per una verifica nel tempo."
Qui sfugge all'autore dell'articolo un punto importante: quello che ha evidenziato è un tipico comportamento quantistico! Non si riesce a dire come sarà il vino in futuro, ma solo a valutarne le probabilità, perfettamente in linea con la meccanica quantistica. Come il gatto di Schrödinger, prima che lo apri può essere sia un Amarone riserva che un avanzo di Ronco dei Punkabestia. L'hai voluto quantico? Mo' te lo tieni!