I misteri delle antiche civiltà visti attraverso la potentissima lente del cazzeggio.
Tra le varie credulonerie c'è quella secondo cui le civiltà del passato, Sumeri, Egizi, Babilonesi etc, fossero molto più progredite di quello che "ci fanno credere". Per motivi non chiari la potentissima lobby degli archeologi sarebbe compatta nel negare le evidenze scientifiche in proposito, spacciando le cosette che studiamo sui libri di storia come verità, mentre la realtà è che le piramidi sono state costruite 20mila anni fa, che i babilonesi avevano la corrente elettrica, che i Maya erano grandi amiconi degli extraterrestri e che per i Sumeri viaggiare nel tempo era come prendere l'87 dall'Autostazione a Borgo Panigale. Che solo il buon senso dovrebbe farci chiedere come sia possibile che queste antiche civiltà viaggiassero in astronave, possedessero tecnologie per noi impensabili, fossero tutto pappa e ciccia con gli alieni, e poi se c'era da scrivere qualcosa, tipo il nome sulla porta di casa, non riuscivano a fare niente di più comodo che prendere un blocco di granito da mezza tonnellata e giù di scalpello e martello. Tanto per dire, le civiltà precolombiane non conoscevano neanche la ruota!
O meglio, la conoscevano, ma non la usavano. Se c'era da spostare
qualcosa di pesante loro spingevano come dannati, e mai che a uno fosse
venuto in mente di dire "aspetta che ci metto un tronco sotto, magari rotola e si fa prima!", tanto che gli archeologi ritengono che ancor prima dell'arrivo degli
europei il destino delle civiltà precolombiane fosse già praticamente segnato dalla
grande diffusione dell'ernia. Ora, ma vi pare possibile
che della gente che non conosceva neanche la ruota guidasse
tranquillamente l'astronave? Quindi oggi voglio divertirmi a viaggiare fra queste presunte scoperte mantenute segrete dalla cultura ufficiale, dando libero sfogo al cazzeggiatore che è in me.
I Sumeri e il pianeta Nibiru. Nibiru per gli antichi Sumeri era il corpo celeste associato al dio Marduk (l'ho appena letto su Wikipedia, non crediate che lo sapessi di mio). Nella maggior parte dei testi Babilonesi è identificato col pianeta Giove (anche questo da Wikipedia). Tuttavia è diffusa fra i fuffari la convinzione che invece il pianeta Niburu fosse un pianeta a noi sconosciuto, scoperto per l'appunto dai Sumeri, e avente un'orbita mostruosamente ellittica, tanto da passare praticamente tutto il suo tempo in regioni lontanissime e inaccessibili del sistema solare, salvo venire qui da noi a scassare la minchia ogni tanto, causando immani tragedie tipo fini del mondo o altre cose brutte. Secondo una teoria diffusa su internet, la grande università frequentata dai fuffaroli, nel 2012 Nibiru doveva avvicinarsi alla terra distruggendola, e questo i Sumeri lo avevano previsto. Come se un pianeta possa all'improvviso avvicinarsi alla terra così di colpo, e fare bubu sette senza che nessuno ne abbia qualche sentore. Comunque il 2012 è passato, e Niburu non si è fatto vedere. Una volta, al termine di una conferenza, una signora del pubblico mi chiese che cosa ne pensavo del pianeta Nibiru e della sua scoperta (la signora la dava per assodata) da parte dei Sumeri. All'epoca non ne sapevo niente, e lo ammisi, esprimendo però forti dubbi (sono sempre molto gentile quando mi chiedono queste cose) sulla veridicità della cosa. Però avrei voluto dirle, alla signora, che per carità, certamente i Sumeri erano avanti, per l'epoca. Sono stati la prima vera civiltà organizzata, la prima che ti fanno studiare a scuola, così un po' di corsa dopo gli uomini delle caverne e prima degli Egizi (nessuno, a memoria d'uomo, è mai stato interrogato sui Sumeri). Però, insomma, la loro tecnologia era molto primitiva. Nei reperti sumerici che sono stati trovati non c'è niente di tecnologico. Non è che uno per scrivere non sa fare di meglio che incidere tavolette di terracotta (fare la lista della spesa, ad esempio, richiedeva un certo tempo) e nel frattempo è capace di costruire telescopi potentissimi per scrutare l'universo! E di questa civiltà poi sarebbero rimaste le tavolette e una miriade di vasetti ma non i telescopi e le altre tecnologie di cui disponevano. Come se della nostra civiltà fra tremila anni non restasse traccia di ponti, automobili e acceleratori di particelle, ma abbondassero i mortai per il pesto alla genovese. Insomma tanto di cappello ai Sumeri, ma restano comunque pur sempre dei "sumeri", pronunciato alla bolognese.
Le misure delle Piramidi. I fan della fanta-archeologia stupiscono di fronte alle impressionati coincidenze (coincidenze? HA HA HA ! Io non CREDO!!!!) numeriche delle piramidi. Ad esempio il valore ottenuto dal rapporto tra il perimetro di base della piramide (di Cheope) ed il doppio dell'altezza della stessa, approssima con buona precisione il valore di pigreco. La lunghezza del perimetro della piramide espresso in pollici è all'incirca pari a 36524, ovvero cento volte il valore 365,24, corrispondente alla durata, espressa in giorni, dell'anno solare. La Grande Piramide costituisce inoltre una sorta di modello in scala 1:43.200 dell'emisfero nord della terra. Se si moltiplica infatti l'altezza originale del monumento per 43.200, si ottiene come risultato la lunghezza del raggio terrestre dal polo al centro del piano equatoriale con un margine d'errore di appena 15 chilometri. E così via. A parte che qualunque figura geometrica regolare ha insito in sé il numero pigreco per definizione, se uno vuole cercare coincidenze numeriche le trova sempre. In particolare si può sempre trovare un numero che moltiplicato per un altro dà quello che ci pare. Ad esempio il diametro del water che ho in bagno, se moltiplicato per 2002 miliardi è, con ottima approssimazione, la distanza fra Sole e Giove, e Giove era Zeus per i Greci, e il 2002 è l'anno in cui è stato introdotto l'Euro, e sappiamo bene come sono messi i Greci con l'Euro, e quindi tutto questo non può essere un caso! Chi ha disegnato il mio water sapeva che questo sarebbe accaduto e ne ha voluto lasciare la prova sempiterna ai posteri progettandone le dimensioni con stupefacente precisione, non c'è dubbio!
La lampada di Dendera. Sarebbe la prova lampante, scusate il gioco di parole, del fatto che gli Egizi conoscevano l'elettricità da mo'! Infatti nel bassorilievo trovato nel tempio di Dendera si vede chiaramente un egizio che tiene in mano una specie di enorme melanzana con un serpente dentro che non può essere altro che una lampadina. A supporto dell'ovvia tesi, sotto la melanzana si vede chiaramente il filo elettrico che finisce collegato a un isolatore. L'isolatore poi l'hanno disegnato con le braccine e le manine, ma cosa volete, è un dettaglio! Anche al CERN disegnano sempre LHC con le gambine e i piedini, così come la Pimpa ha l'automobile con gli occhi il naso e la bocca. Di certo si può dire che non erano lampade a basso consumo, e che anche cambiare la lampadina non doveva essere un lavoretto semplice, il faraone sulla scala e la faraona che gliela passava da sotto. E in ogni caso questi egizi avranno pure padroneggiato l'elettromagnetismo costruendo congegni elettrici come ai nostri tempi, ma ancora non erano cazzi di fare una prospettiva decente, tutti sempre di profilo. Me li immagino, gli schemi degli impianti elettrici egizi, tutti disegnati di profilo che non ci si capiva mai una mazza su come fare i collegamenti e saltava sempre il salvavita ogni volta che accendevano la luce all'altarino di Anubi.
La profezia dei Maya. Ormai e passata, e le decine di migliaia di libri scritti da Giacobbo sulla possibile fine del mondo in arrivo serviranno soltanto a stabilizzare qualche tavolo con una zampa più corta. In ogni caso un utilizzo più nobile della loro lettura. A parte questo ci si chiede come sia stato possibile che i Maya abbiano previsto la fine del mondo ma non la loro fine, che era molto più facile da prevedere, con quelle caravelle all'orizzonte che non promettevano niente di buono.
L'astronauta di Palenque. Ritrovato nel Chiapas messicano, raffigurerebbe in modo inequivocabile un antico Maya a bordo di un'astronave. Si vedono chiaramente le fiamme del motore, le manopole, che ricordano un po' quelle della prime 500 (le astronavi aliene all'epoca avevano evidentemente un design un po' datato) e addirittura, affermano i sostenitori di questa tesi, le leve per la regolazione del sedile. Dal disegno si capisce infatti che agli alieni dell'epoca piaceva la guida sportiva, abitudine che non hanno perso (leggi qui). Gli archeologi hanno ovviamente spiegazioni meno fantasiose ma molto più sensate sul vero significato di questo oggetto, ma io mi sento di proporne un altro utilizzo, sperando che la mia tesi si diffonda, per lo meno su Facebook. In fin dei conti non è più strampalata di quella dell'astronave. Eccola.
Le piramidi sono tutte a forma di piramide. La grande prova, secondo i fuffa-archeologi, del fatto che in passato le civiltà erano messe fra loro in contatto dagli alieni sta nel fatto che le piramidi, con forme simili, si trovino sia in Egitto che in America Latina, cioè in luoghi che, secondo le nostre conoscenze, sono entrati in contatto reciproco solo in epoche recenti. A parte che le piramidi egizie sono tutto sommato abbastanza diverse da quelle dello Yucatan, che hanno tipicamente una scalinata in mezzo, e sono molto alte rispetto alla base, ma... ragazzi, le piramidi sono il modo più semplice e più sicuro per costruire qualcosa che diventi alto senza crollare miseramente, e su cui si possa salire abbastanza facilmente senza sfrombolare giù. Su, non ci vuole tanto a capirlo, no? Se vuoi costruire qualcosa che raggiunga altezze elevate ma non hai la tecnologia per fare la Torre Eiffel, cosa fai? Mica metti tanti cubetti uno sull'altro, ma prepari una bella base, e poi ci metti sopra un'altra bella base un po' più piccola (perché non vale la pena farne una identica, che poi verrebbe fuori un cubo e ci sali poi tu su per le pareti di un cubo alto 100 metri!) e cosi via. Pure la ruota è nata tonda ovunque. Sarà un caso? Sarà stato per volere degli alieni, o perché una ruota quadrata, ovale, o esagonale era un filino poco adatta allo scopo? E che dire dei bicchieri, uguali fra i babilonesi come fra gli Incas? Incredibile, tutti con la stessa forma a coppa, come se dovessero contenere all'interno qualcosa di sfuggente! Gli inesplicabili misteri della fanta-archeologia. In realtà pare che i Sumeri abbiano cercato di esportare presso i Babilonesi dei bicchieri fatti a cuspide, ma che i Babilonesi abbiano risposto "'ma va a cagher, Sumer!"
Le linee di Nazca sono piste di atterraggio per gli alieni. Le linee di Nazca, in Perù, sono pazzesche. Stanno li, in mezzo al deserto, le vedi bene solo dall'aereo, e hanno righe drittissime lunghe decine o centinaia di metri, che i fuffa-archeologi non riescono a spiegarsi come sia stato possibile, con la tecnologia dell'epoca, tirare righe così dritte per distanze così grandi. Ergo, devono essere stati gli alieni! E' che avendo come esempio gli operai del comune, quelli che con la panza di fuori tirano le righe stradali, i fanta-archeologi pensano che quello sia l'unico modo per fare le righe, che quindi non possono venire mai dritte. Invece basta mettere due bastoni distanti quanto si vuole e unirli con una corda che si ottiene una linea dritta. Basta poi seguirla e abbiamo risolto. A parte questo, i nostri eroi sostengono che le misteriose figure di Nazca siano piste di atterraggio per gli alieni. Sostengono in pratica che questi extraterrestri erano capaci di farsi un viaggio intergalattico di quei due o tremila anni luce, disponendo pertanto di conoscenze per noi impensabili, e poi, dopo tutto quello sfoggio di tecnologia, una volta arrivati sulla terra dicevano "e mo' dove atterriamo che non c'è un cartello, una pista, niente! Ah, guarda, meno male, là c'è un ragno disegnato! Per fortuna, sennò hai voglia qui a trovare un parcheggio!" Il primo caso di simbiosi fra civiltà intergalattiche: tu mi insegni le piramidi e io ti facilito l'atterraggio. Si sono dimenticati però la scritta "Follow me".
Le misure delle Piramidi. I fan della fanta-archeologia stupiscono di fronte alle impressionati coincidenze (coincidenze? HA HA HA ! Io non CREDO!!!!) numeriche delle piramidi. Ad esempio il valore ottenuto dal rapporto tra il perimetro di base della piramide (di Cheope) ed il doppio dell'altezza della stessa, approssima con buona precisione il valore di pigreco. La lunghezza del perimetro della piramide espresso in pollici è all'incirca pari a 36524, ovvero cento volte il valore 365,24, corrispondente alla durata, espressa in giorni, dell'anno solare. La Grande Piramide costituisce inoltre una sorta di modello in scala 1:43.200 dell'emisfero nord della terra. Se si moltiplica infatti l'altezza originale del monumento per 43.200, si ottiene come risultato la lunghezza del raggio terrestre dal polo al centro del piano equatoriale con un margine d'errore di appena 15 chilometri. E così via. A parte che qualunque figura geometrica regolare ha insito in sé il numero pigreco per definizione, se uno vuole cercare coincidenze numeriche le trova sempre. In particolare si può sempre trovare un numero che moltiplicato per un altro dà quello che ci pare. Ad esempio il diametro del water che ho in bagno, se moltiplicato per 2002 miliardi è, con ottima approssimazione, la distanza fra Sole e Giove, e Giove era Zeus per i Greci, e il 2002 è l'anno in cui è stato introdotto l'Euro, e sappiamo bene come sono messi i Greci con l'Euro, e quindi tutto questo non può essere un caso! Chi ha disegnato il mio water sapeva che questo sarebbe accaduto e ne ha voluto lasciare la prova sempiterna ai posteri progettandone le dimensioni con stupefacente precisione, non c'è dubbio!
La profezia dei Maya. Ormai e passata, e le decine di migliaia di libri scritti da Giacobbo sulla possibile fine del mondo in arrivo serviranno soltanto a stabilizzare qualche tavolo con una zampa più corta. In ogni caso un utilizzo più nobile della loro lettura. A parte questo ci si chiede come sia stato possibile che i Maya abbiano previsto la fine del mondo ma non la loro fine, che era molto più facile da prevedere, con quelle caravelle all'orizzonte che non promettevano niente di buono.