In questi ultimi tempi si discute molto di come arginare la diffusione delle bufale e la deriva ascientifica, in particolare sui temi che riguardano la salute, incentivata da siti farlocchi, da pseudomedici e pseudoscienziati di vario tipo, santoni, ciarlatani, e comitati di gente informata. E per fare questo si organizzano giustamente convegni, dibattiti, e si mobilitano perfino le Istituzioni.
Poi però succede che leggi un articolo come quello di oggi sul Corriere della Sera, cronaca di Torino, che titola: Federica e Marta, respiriane: "il cibo non è utile, ci nutriamo di energia. A casa non ci sono più pentole".
E' la storia di due donne, che hanno smesso di mangiare (ogni tanto un piccolo spuntino, ma roba da poco, e quasi mai cibi solidi), perché hanno scoperto l'alimentazione pranica, che sostanzialmente significa che il cibo si ricava dal semplice vivere in armonia con la natura.
Entrambe, dice l'articolo, "normalmente non mangiano, perché si saziano dell’energia positiva che le circondano". A parte quel "normalmente" (anche io, normalmente, tra un pasto e l'altro non mangio), mi chiedo se sarà stato per mancanza di energia positiva che Bobby Sands, attivista nordirlandese, quando era prigioniero nelle carceri inglesi, nel 1981, morì in seguito a uno sciopero della fame condotto a oltranza. Invece di rigenerarsi come le due tipe, a forza di digiunare è morto! Incidenti che succedono ai pranici principianti.
Comunque, fermo il fatto che senza mangiare si muore senza se e senza ma, e che l'alimentazione pranica è una cazzata punto-e-basta, bisogna anche dire che su sette miliardi c'è anche posto per questi scocomerati. Ne avevo parlato in questo articolo, proprio a proposito delle pratiche demenziali sul digiuno. Che uno - ingenuamente - penserebbe che in realtà non ci creda realmente nessuno a queste cose, ma poi, leggendo certe risposte stizzite che ho ricevuto, corredate dall'immancabile "studia!", ti devi ricredere pure su questo.
Però, andando avanti nella lettura dell'articolo del Corriere, mi aspettavo da un momento all'altro una stoccata sarcastica da parte della giornalista. Non so, una cosa del tipo "ma quando respirate, respirate aria pura, o l'odore dell'arrosto che cuoce in forno?" Cose così, insomma. Io, di sicuro, al suo posto non avrei resistito.
E invece niente. Neanche una punta di ironia, un dubbio sul fatto che non fosse una questione pranica, ma cranica. Nemmeno una velata insinuazione sul fatto che queste due scocomerate necessitassero innanzitutto di un bravo psichiatra, perché la loro non è armonia con la natura, ma anoressia. Una malattia, di cui si può morire, e che è sempre più diffusa, soprattutto fra i giovani, e in particolare le ragazze.
E invece nulla. Nessuno scetticismo, nessun dubbio nemmeno di fronte a frasi del tipo "Per me l’alimentazione pranica è una scelta. Trovo l’energia intorno a
me, l’accolgo e ascolto il mio corpo. Non ho fame, mi sento sazia
dell’energia che ho raccolto", e nemmeno un sorrisetto all'affermazione "Io mi sento addirittura meglio. La mia pelle è ringiovanita, addirittura cambia anche l’odore della pelle, è come ringiovanire". Niente di niente. Con lo spirito critico di una lumaca che si accinge ad attraversare l'autostrada, la giornalista riporta stupita queste incredibili rivelazioni, in un articolo che è una bomba.
Una bomba non tanto per le cazzate che contiene, ma perché sputa sopra lo sforzo che tanti genitori fanno contro l'anoressia dei figli. Un articolo che è un alibi perfetto per i malati di questa patologia, che notoriamente hanno innanzitutto il problema di percepirsi malati. E' noto infatti che gli anoressici si vedono sempre belli e in piena forma, senza nessuna consapevolezza del loro stato. Non a caso l'anoressia è una malattia mentale.
E quindi hai voglia a organizzare congressi, dibattiti, campagne di sensibilizzazione, pubblicità progresso e task force contro la diffusione di bufale e di notizie pericolose sulla salute, quando poi ci sono giornalisti che addirittura esaltano atteggiamenti del genere.
Il Corriere, comunque, ha rimosso l'articolo dopo poche ore. Forse, dai commenti ricevuti, ha intuito di averla fatta grossa. Ma siccome il web non dimentica e non perdona le cazzate che scriviamo, questo è l'articolo originale tratto da archive.
In tutto questo delirio, una nota divertente, che ci riporta con i piedi per terra. Alla fine dell'articolo originale, che avevo letto quando era ancora visibile, c'era una pubblicità. Diceva "ti potrebbe interessare la ricetta degli spaghetti alla siciliana". Meno male che c'è il web!
Forse era un pesce d'aprile in ritardo.
RispondiEliminaPosso solo ribadire quanto scritto su Twitter riguardo un altro tema: un tempo il Corriere della Sera era considerato da tutti - anche da chi non apprezzava la sua linea editoriale - il quotidiano più serio e autorevole d'Italia.
RispondiEliminaSic transit gloria mundi.
grandissimo! Dato il tuo background forse ti può piacere questo:
RispondiEliminahttps://www.scientificast.it/2016/09/16/intervista-a-un-antimatteriano/
Fantastico! :-D
EliminaSembra una versione "scientifica" di Lercio ;-) .
E, per me, è un complimento. :-)
Comunque i giornali Italiani stanno in piedi per opera dello Spirito Santo, dato che in questi ultimi anni hanno avuto un crollo delle vendite , penso che anche l'on line abbia gli stessi problemi; la cosa più interessante è quale sarà la strategia che utilizzeranno per continuare a fare propaganda, probabilmente il Web in forme nuove, dato che anche la TV sta perdendo pezzi enormi di pubblico.
RispondiEliminaFuori tema : ho letto" Ingegni minuti " di Lucio Russo e finalmente ho capito che l'arretratezza scientifica e tecnologica italiana, oggi evidente,è iniziata con il caso Felice Ippolito, Marotta e la distruzione dell'Olivetti , quando gli Usa imposero lo spostamento della ricerca avanzata di base ed applicata oltreoceano, ma questo non l'ho mai letto nei quotidiani italiani, chissà perchè. Saluti da Trieste
A dire il vero ad affossare la ricerca all'Olivetti fu Valletta. Anche casi simili, tipo Mattei e Montedison, furono endogeni. Noi italiani siamo perfettamente in grado di rovinarci da solu.
EliminaIn piazza di Monte Citorio, a Roma, di fronte alla Camera dei Deputati, nel grigio acciottolato di sampietrini, si staglia biancastra una lapide che ricorda con dovizia di particolari l'accampamento, proprio in quel sito, dei fratelli Biviano: i due sfortunati malati di distrofia muscolare che per due anni sono stati perculeggiati da Vannoni e falsamente coccolati da Iene, politici di dubbia qualità e altri cazzari del genere, che andavano a fare il pellegrinaggio davanti alla tenda dei due uomini, con striscioni inneggianti a Stamina.
RispondiEliminaEcco: non credo che se stasera vado in piazza di Monte Citorio con pale e picconi per cementare una lapide per terra, carabinieri e polizia mi rivolgeranno un cordiale, "Prego, si accomodi"; quindi qualcuno - forze dell'ordine, Camera dei Deputati, Soprintendenze etc etc - ha dato ampie autorizzazioni per questa assurdità, dandole indirettamente una patente di "veridicità". E non mi pare che Iene o i suddetti cazzari si siano poi spesi nel correggere la montagna di stronzate dette.
L'alimentazione pranica è uno dei tanti aspetti di questo problemino. Non so se essere più arrabbiato, preoccupato, divertito o cos'altro.
Non sapevo di questa lapide. Sono andato a vedere le immagini. Considerato che, come dici tu, Montecitorio è (dovrebbe) essere uno dei luoghi più controllati d'Italia dalle forze dell'ordine, e che suppongo qualunque attività che non sia camminare, necessiti di un permesso, che qualcuno vi abbia cementato una lapide è pazzesco. Che poi questa lapide testimoni involontariamente (perché non era questo l'intento con cui è stata cementata) il fatto che per mesi e mesi si è preferito credere a un ciarlatano che aveva come unico, chiarissimo interesse, quello di guadagnare soldi alla faccia dei malati, ha del tragicomico.
EliminaTristezza...
Eliminadell’energia positiva che le circondano
RispondiEliminache le circondA, ca##o. L'energia, singolare, circondA loro plurale. Manco l'italiano sa la giornalista
/me grammar nazi :-P
Cit. " il web non dimentica e non perdona le cazzate che scriviamo, questo è l'articolo originale tratto da archive"
RispondiEliminaad un anno di distanza la pagina non è più raggiungibile.
Per fortuna.
Invece è ancora pienamente e tristemente raggiungibile.
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