domenica 17 aprile 2016

Con me ha funzionato, quindi funziona

Frasi fatte sull'omeopatia


Alcuni giorni or sono Salvo Di Grazia, medico, ha pubblicato su Il Fatto Quotidiano un articolo sull'omeopatia. Si tratta di un articolo volutamente provocatorio e minimalista, perché la domanda posta nel titolo, "Che cos'è l'omeopatia", ha una risposta che è essa stessa molto minimalista: nulla. Non essendoci nulla nei prodotti omeopatici, inteso come un qualunque principio attivo, la risposta alla domanda su quali sono gli ingredienti e gli effetti di un prodotto omeopatico è un semplice foglio bianco.



In tanti non l'hanno capita e si sono indispettiti, tirando in ballo la solita supponenza dei medici, la chiusura mentale della scienza, etc, etc.

Ma la cosa che ho trovato veramente interessante sono i commenti dei lettori. Di alcuni lettori. Sì perché quando si parla di ignoranza scientifica in Italia, ecco, quei commenti ne sono lo specchio. Perché l'ignoranza scientifica non è il non sapere di scienza. Non è non sapere di atomi, di genoma, o di farmacologia. Sarebbe una bella pretesa chiedere che la gente sappia cos'è un orbitale atomico o una base azotata. L'ignoranza scientifica è piuttosto non comprendere la metodologia e il modo di procedere della scienza. Non solo, è non avere idea che quel modo di procedere è quello ha portato alla comprensione dei fenomeni del mondo, quello che ci ha permesso e ci permette tuttora di distinguere le dicerie, le supposizioni e le convinzioni errate dai fatti. L'ignoranza scientifica è non sapersi porre le domande in modo scientifico, e quindi neanche comprenderne l'importanza. I commenti dei lettori ce lo spiegano bene.

Vediamo:


"Avevo la dissenteria, vado dal farmacista che mi propone un omeopatico, e mi è passata.  Stavo male davvero e non posso pensare ad un effetto placebo, non sono una persona condizionabile, e non so quanto si possano condizionare nausea, vomito e diarrea. Il suddetto rimedio ha avuto effetto sulla nausea in poche ore, rallentando le scariche e il vomito che sono sparite nelle 24 ore successive."

Commento: non ti viene in mente che il caghetto (il nome scientifico per la dissenteria) in genere, a meno che non ti sei abbeverato al collettore fognario di Taranto, passa da solo? E - sempre in genere - se bevi un po' di liquidi e eviti di finire la cofana di parmigiana di melanzane rimasta dalla sera prima, passa al massimo entro 24 ore? Perché mai dovrebbe essere quindi merito della pasticca omeopatica?  Mi viene in mente mio padre, che quando ha il raffreddore si imbottisce di farmaci (allopatici) ma nonostante questo, come a tutti, il raffreddore gli passa comunque dopo una settimana. Però per lui è merito degli spray e delle caramelle.


"Ho avuto un inverno pieno di bronchiti e tosse, poi ho preso un prodotto omeopatico e da un mese non ho più niente."

Si chiama "primavera", honey! In inverno in genere ci si ammala di tosse, bronchiti e raffreddori vari, in primavera e estate molto meno. Succede a tutti, anche senza prendere farmaci di alcun tipo. Anche io potrei dire che ho avuto un inverno con raffreddori e mal di gola, ma poi un paio di settimane fa ho mangiato due crostini caldi con sopra due fettine finefinefine di lardo di Colonnata, e da quella volta non ho più fatto una starnuto. Che sia stato tutto merito del lardo?


"Io uso omeopatia e medicina allopatica. Se  posso uso l'omeopatia, se poi vedo che non funziona prendo l'antibiotico."

With compliments! Ti piace vincere facile! Se guarisci, è merito dell'omeopatia. Se invece non guarisci, oh... mica si può pretendere tutto dall'omeopatia!


"Se tanta gente la usa, deve per forza funzionare".

Tanta gente va anche dai maghi, dalle fattucchiere, si fa leggere le carte, le mani, l'iride, l'asimmetria del viso, i fondi del caffè, i peli delle ascelle. Tanta gente per secoli si è curata con i salassi e con pratiche che oggi sappiamo assurde, se non addirittura dannose. Una miliardata di cinesi si cura coi baffi di tigre e il corno del rinoceronte. E infine, centinaia di miliardi di mosche adora sguazzare nella merda. Non possono essere tutti nel torto! Non volevo dirla, ma l'ho detta.


"In fondo perché non tentare, non si sa mai..come l'oroscopo, sono tutte ca@@ate ma qualcuno siccome male non fa segue i consigli del suo segno zodiacale"

Siamo sicuri che male non fa? Se ho un focolaio polmonare e invece di prendere l'antibiotico mi curo con il Passeraceum Cuprum in diluizione CH30, dove sulla confezione stessa c'è scritto: "pasticche da 1g, contenuto: saccarosio, 1g", siamo sicuri che male non faccia?


"Non è effetto placebo perché una bimba piccola non sa nemmeno cosa le stai dando"

Hai mai sentito parlare di coccole?  La mamma ti da un bacino sulla bua... quelle cose lì? E' dimostrato che il placebo funziona sugli animali, figuriamoci se non funziona sui bambini!


"Ha dovuto ricredersi (una che non credeva nell'omeopatia, n.d.r) quando ha visto guarire completamente il suo orecchio andato a brandelli in un incidente"

Eccheccazzo! Adesso stai a vedere che pure Lazzaro è risorto con l'omeopatia!


"Sarebbe interessante che pubblicasse i dati relativi elle sperimentazioni cliniche fatte in doppio cieco.Allora si stupirebbe dell'effetto terapeutico del placebo e che vale la pena anche se si dubita sull'efficacia di una terapia somministrarla se l'esperienza di molti dice il contrario."

Cercando di interpretare l'italiano, e inserendo le virgole dove dovrebbero stare (omeopatico anche nella punteggiatura!), penso che il commento voglia dire che, anche se è un placebo, visto che il placebo riesce a curare, ben venga il placebo. A parte che il placebo funziona solo se uno non sa di assumere un placebo. Se a un malato gli dai un prodotto omeopatico dicendogli "guarda, è pari a un placebo, ma è dimostrato che il placebo a volte aiuta", sei passato sul potere del placebo come uno schiacciasassi. Tanto valeva che gli dicessi "guarda, ti do questo, non serve a niente, è pure scaduto, se ti fa qualcosa è solo un effetto psicologico, altrmenti cazzo pretendi da un bicchiere d'acqua?!". E comunque, è eticamente corretto dare placebo ai malati? Se io vado dal medico perché sto male, è giusto che il medico mi prenda per il culo, detto come va detto, dandomi una pasticchina di zucchero spacciandomela per un rimedio sicuro? Perché magari il placebo mi funziona, ma il giorno in cui scopro che il mio medico mi ha dato zuccherini facendomi credere che erano farmaci efficaci, io perdo fiducia in quel medico, e magari anche nella medicina in generale, e addio per sempre effetto placebo!

"Con me ha funzionato."

Finora abbiamo (quasi) scherzato, ma questa è l'obiezione seria. Questo è il punto cruciale. Perché io non dubito che lui, o lei, siano guariti, o comunque si siano sentiti meglio dopo aver preso un prodotto omeopatico. E che gli vai a dire a uno che ti dice "con me ha funzionato"? Se su di lui ha funzionato, mica gli puoi dire di no!

Però uno dovrebbe chiedersi: se con me ha funzionato, vuol dire anche che funziona in generale? Vuol dire che si può considerare come un prodotto che, entro le normali eccezioni, curi o aiuti a curare il dato sintomo, la data malattia?

Perché è questo che vorremmo sapere quando compriamo un prodotto in farmacia, no? Vogliamo sapere se in generale è efficace, sperando di rientrare nei casi positivi della statistica. Difficilmente acquisteremmo un farmaco che ha funzionato solo su poche persone (ma su di loro ha funzionato!), perché sarebbe un po' come comprare un biglietto della lotteria.

Se Eleonora Brigliadori, e tanti come lei, tutte le mattine appena alzata si beve un bicchiere della sua urina, e grazie a questa si sente bene, o per lo meno ne è convinta, vuol dire che bere la propria urina funziona? Che fa bene? Se lo chiedi a Eleonora Brigliadori lei ti dirà di sì, ma questo ci basta per dire che funziona?

Ecco quindi che capiamo che a noi non ce ne frega niente di sapere che il tal prodotto con Eleonora Brigliadori, con una ragioniera di Tarvisio o con un direttore di Banca di Matera ha funzionato. Dell'esperienza dei singoli non ce ne frega proprio niente!  Non è che il farmacista ci dice "guardi, le do la lista delle persone con cui ha funzionato, a riprova del fatto che questo prodotto fa bene". A noi interessa sapere se statisticamente funziona! Ci interessa sapere che quella lista sia la più lunga possibile, non che ci sia una lista!

E quindi non sarà il caso di fare una statistica seria? Non ti viene in mente, caro commentatore dell'articolo che dici "con me ha funzionato", che questo in alcun modo sancisce il funzionamento in assoluto? E che sia importante fare una statistica seria quando si parla di un farmaco, omeopatico o meno, per sapere veramente se funziona? Non ti viene in mente che per tanti che dicono "con me ha funzionato" ce ne possono essere altri che diranno "con me non ha funzionato", e quello che conta è sapere chi dei due è maggiore in numero, e soprattutto di quanto? Questa è la domanda giusta da porsi se si ha una vaga idea di come funziona la scienza.

Perché altrimenti potremmo concludere che fumare 40 sigarette al giorno non è detto che faccia male, dato che c'è gente che lo fa e arriva tranquillamente a 80 anni. E allo stesso modo non fumare e avere un'alimentazione e una vita sana non è vero che aiuti a prevenire le malattie, perché ci sono salutisti che schiattano di cancro a 60 anni. Ci basta prendere i singoli casi o preferiremmo avere una statistica seria?



Se ci basta l'esperienza dei singoli (al commentatore dell'articolo evidentemente basta) possiamo allora andare da Keith Richards, il chitarrista dei Rolling Stones, uno che nella vita ha sperimentato droghe di tutti i tipi, ha tracannato l'equivalente di un treno di autobotti di Bourbon, e fuma tre pacchetti di sigarette al giorno da circa 50 anni a questa parte, e guardandolo mentre suona il riff di Jumping Jack Flash con l'energia di un ventenne concludere che bere, fumare e drogarsi in modo smodato fa bene.  Con Keith Richards ha funzionato, e quindi, secondo il metodo statistico degli omeopati, funziona!







17 commenti:

  1. Pochi giorni fa ho sostenuto una conversazione sull'uso delle cinture di sicurezza in auto. mi hanno detto: "sì, metti la cintura e poi ti esplode l'auto e tu muori bruciata perché non riesci a uscire".
    Ecco beh, in questo caso il genio in questione non ha potuto dirmi "con me ha funzionato", ma trovo che il principio sia lo stesso: ok, è 'possibile', ma quanto è 'probabile'?

    P.S. Grazie per i tuoi pezzi; sempre chiari, divertenti e interessanti.

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    1. Comunque la risposta da dare era: "tu, STRONZO, ti metti le cinture perché va fatto PER LEGGE!"
      Mettiamo i puntini dove vanno messi, veh...

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    2. Ma che non lo sai che le leggi non valgono per miocuggino? :)

      Lo avevo fatto presente, ovviamente, ma tant'è...
      Spero sempre che la gente capisca quali sono i comportamenti corretti (almeno per quanto riguarda quelli relativi all'autoconservazione) senza dover ricorrere all'obbligatorietà del rispetto della legge. Scema io che ancora ci credo -.-

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    3. Ritorniamo al discorso della statistica: in quanti incidenti potenzialmente la cintura salva la vita e in quanti potrebbe essere un impiccio?
      Purtroppo le statistiche sono pilotate da Big Pharma e modificate geneticamente dalla Monsanto quindi non possono essere attendibili.

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  2. Come al solito predichi ai convertiti ed è un vero peccato, in ogni caso direi che il lardo di colonnata (e pure la nutella) dovrebbero essere inseriti nei prontuari medici come veri placebo, cibi grassi e cacao stimolano la produzione di endorfine e il benessere che se ne ricava giova anche al fisico. Lo zucchero non crea lo stesso effetto, quindi l'omeopatia rispetto alla nutella è molto meno efficace.

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    1. Questa è la risposta definitiva.
      Più Nutella per tutti!

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  3. Ahahahahaha
    Pazzesco: "su di me l'effetto placebo non funziona". Già che dicono così, hanno un pensiero sicuro e certo e quindi la loro mente non è certamente libera.

    Come mai innanzi a malattie gravi, optano per i classici farmaci e cure non omeopatiche?
    La paura fa 90.


    anche io scrissi un articolo in merito
    http://www.ilventunesimosecolo.blogspot.it/2016/03/cure-miracolose-e-naturalee-su-amici-ha.html

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    1. In realtà negli ultimi mesi ci sono stati casi sparsi per il mondo di gente morta a causa di cure omeopatiche per malattie serie, quindi non rimane che la speranza che tutto questo alla lunga porti finalmente all'estinzione di questa inutile pratica.

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    2. Sì ho letto. Quelli sono casi limite, dove si incaponiscono e evitano proprio i medicinali classici, spesso facendo morire anche i loro figli innocenti.

      Purtroppo la battaglia contro le multinazionali sarà tale che l'omeopatia potrebbe aumentare anche il suo numero di seguaci.

      Ciao Montag!

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  4. A corollario, ci metterei pure questo dubbio: quelli che per l'omeopatia dicono "Con me ha funzionato.", perché non prenderebbero per buona questa affermazione nell'ambito dei vaccini?
    ;-)

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  5. Carissimo ... quelli che hanno provato l'omeopatia e non funziona:
    1. Stanno zitti e prendono l'antidolorifico, antbiotico, antinausea ... quindi non ne troverai tanti in giro.
    2. Continuano dogmaticamente a prendere sostanze (non chiamateli "farmaci"!) omeopatiche e a mentire a se stessi, cercando dentro di sé le cause del fallimento della terapia (Hamer docet), quindi non contano ...

    Il bias in queste statistiche è invalicabile ... complimenti per il blog.

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  6. Grazie per la citazione, il commento con riferimento allo zodiaco era mio :-) Grazie per averlo decontestualizzato, forse cosi', rispetto all'ironia che speravo evidente, e' piu' chiaro e rappresentativo della forma mentis di chi tutto sommato pensa che l'omeopatia abbia qualche chance.

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  7. :-) :-) http://www.lercio.it/in-arrivo-la-fecondazione-assistita-omeopatica/

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  8. Con me non funziona. Con buona pace di mia sorella ;)

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  9. Tutto Impeccabile. Ma Keith Richard non si chiama Keith Richards?

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    1. Giusto, mannaggia! Lo coorreggo subito. E pensare che è uno dei miei idoli!

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